venerdì 29 Settembre 2023

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CASELLE – Commissione Pari Opportunità: «Facciamo chiarezza»

A parlare Jessica Coffaro, Marina Fragiacomo e Angela Grimaldi, vale a dire le rappresentanti dei gruppi di opposizione in seno alla commissione stessa

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CASELLE – «Avremmo preferito parlare dei temi e dei programmi della Commissione Pari Opportunità per il mese di marzo. Invece, visto quanto emerso nei giorni scorsi, siamo costrette a mettere in ordine i fatti e fare chiarezza su quanto accaduto in Commissione». A parlare Jessica Coffaro, Marina Fragiacomo e Angela Grimaldi, vale a dire le rappresentanti dei gruppi di opposizione in seno alla commissione stessa.

«La prima cosa da precisare è che il Consigliere Endrio Milano ha scritto quello che ha scritto di sua iniziativa, come consigliere comunale, e non a nostro nome – spiegano – Le Pari Opportunità sono una cosa seria, non possono essere appannaggio della sola maggioranza, né gestite con slogan senza contenuto. Inoltre, questa Commissione è stata fortemente voluta, richiesta e sollecitata dalle opposizioni, ed istituita il 15 novembre. Dieci giorni prima del 25, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: sono stati tempi strettissimi per mettere in campo iniziative per questa ricorrenza. E dal giorno dopo è calato il silenzio». Un silenzio che dura fino al 31 gennaio: «Quando, noi tre, abbiamo sollecitato la presidente e i componenti della commissione per individuare una data per la riunione entro la metà di febbraio, in modo da avere tempo per lavorare e non essere sempre in una situazione di emergenza visto che avevamo già mancato diversi appuntamenti, dalla giornata per le persone con disabilità a quella della Memoria a quella contro il bullismo, che potevano essere di nostra competenza – aggiungono – La prima risposta è stata l’indifferenza. La seconda, la considerazione che la convocazione della commissione è competenza della presidente, anche se l’articolo 10 del regolamento dice una cosa diversa».

Si arriva, quindi, ad una convocazione on line. In quell’occasione mancano due componenti, e di una terza è incerta la partecipazione: «In quel frangente la presidente propone di rinviare la seduta, per permettere la partecipazione a tutti, e nel pieno spirito di collaborazione accettiamo la proposta. Solo che poi è stato impossibile trovare un accordo – proseguono – I quattro componenti in quota maggioranza erano sempre allineati nell’impossibilità di presenziare alle date da noi proposte: lecito, ma poco opportuno. Anche perché in assenza di alcuni rappresentanti della maggioranza la riunione è stata rinviata, in assenza di quelli dell’opposizione si è proceduto comunque. La presidente ci invitava comunque a formulare in un pdf le nostre proposte, in modo da poterne discutere anche in nostra assenza: crediamo, invece, che la progettazione nasca dal dialogo, dal confronto, mettendo a disposizione le proprie sensibilità.

Abbiamo comunque chiesto i verbali della riunione alla quale non abbiamo potuto partecipare, scoprendo che le idee messe in campo ripercorrono iniziative già realizzate dalla precedente Commissione, e nulla è stato pensato per il 21 marzo, giornata dedicata alle vittime innocenti della mafia, tema sul quale intendevamo, e intendiamo, proporre delle iniziative. A fronte di tutto ciò, invitiamo tutte e tutti ad atti di responsabilità considerando che il ruolo della Commissione Pari Opportunità e per la Promozione della Legalità è sì fare Politica, ma al di sopra delle parti: la Commissione deve applicarsi con maggior dedizione e condivisione a temi attinenti le sue competenze, senza fraintendere o manipolarne le funzioni».

© Riproduzione riservata

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