CASELLE – Il bando per riqualificare il vecchio Baulino, trasformandolo nel nuovo palazzo municipale, è andato deserto. Nessuna impresa si è fatta avanti presentando proposte e documentazione nei tempi previsti. Quando basta al Consigliere Endrio Milano, di “Progetto Caselle 2027”, per passare alla carica: «La notizia che è saltata la gara per riconvertire il vecchio Baulino rappresenta il più evidente flop dei tanti dell’attuale maggioranza – attacca – Nel corso della campagna elettorale, Marsaglia aveva spiegato che il progetto di portare il Municipio nel vecchio Baulino era il suo obiettivo di mandato.
Il fatto che le cose siano andate in questo modo dimostra che quella soluzione non è sostenibile economicamente. Nella stessa campagna elettorale il nostro gruppo aveva avanzato altre proposte per quella struttura: proposte in grado di sfruttare il flusso turistico agevolato dai nuovi collegamenti ferroviari, e forse attrarre finanziamenti, come l’ostello della gioventù. Ora chiediamo al sindaco e alla sua maggioranza di desistere dal riproporre un progetto che riemerge dal 2011, e che oltre a non essere utile non è necessario e non è sostenibile. Non serve perché un domani gli uffici comunali potrebbero essere ospitati nell’attuale scuola Collodi, dopo il trasferimento delle aule, evitando di impoverire il centro storico. Rilanciamo, quindi, la nostra proposta di avviare e favorire un dibattito ampio, partecipato e aperto per decidere il futuro di quell’importante edificio. Il sindaco e la sua maggioranza accettino di farsi aiutare dalle casellesi e dai casellesi».

Ma di flop dal fronte della maggioranza non si vuole neppure sentire parlare: «Ma quale flop e flop – ribadisce l’Assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Sergnese – Prima di tutto bisogna ricordare che i bandi erano stati predisposti dalla precedente Amministrazione, e non dalla nostra. Si tratterà semplicemente di cambiarne i parametri per renderli più appetibili per le imprese. Mi limito a fare un esempio. Il bando per la realizzazione delle scuole prevedeva che la ditta aggiudicataria si prendesse in carico anche l’attuale sede di piazza della Resistenza. Eravamo nei tempi per mettere mano al bando, abbiamo tolto questa condizione e le risposte giunte sono state numerosissime. Quello per il Baulino prevede che il vincitore si prenda anche i locali comunali di via Cravero. In questo caso non eravamo più in tempo per intervenire, e i risultati sono stati questi.
La situazione non è semplice per nessuno, neppure per le imprese, e prima di farsi carico anche di altri stabili ci pensano due volte. Ma gli uffici sono già al lavoro per rimodulare il bando. Adegueremo i parametri, toglieremo la parte legata a via Cravero, e sono certo che le proposte non mancheranno». Nessun cambio di rotta, quindi. Il vecchio Baulino ospiterà gli uffici comunali: «Certo, nessun cambio di rotta – conclude – Questo intervento era, e rimane, uno dei punti fondanti del nostro programma».