sabato 9 Dicembre 2023

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LOMBARDORE – La storia di “nonno Antonio” raccontata dal nipote Matteo (FOTO)

Grazie alla collaborazione tra la scuola e il Consigliere Matteo Papagni, e con il patrocinio e il supporto del Comune, venerdì mattina i bimbi della scuola hanno preso parte ad una lezione del tutto particolare

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LOMBARDORE – Raccontare ai più piccoli il dramma della deportazione, la violenza del nazismo, gli orrori dei campi di sterminio non è cosa semplice. Non è semplice perché talmente grandi e spaventose sono state quelle vicende che i piccoli potrebbero spaventarsi o turbarsi in maniera eccessivo, di fatto non rendendo un buon servizio a quello che è il dovere della Memoria.

Lombardore ha ovviato a questo problema. Grazie alla collaborazione tra la scuola e il Consigliere Matteo Papagni, e con il patrocinio e il supporto del Comune, venerdì mattina i bimbi della scuola hanno preso parte ad una lezione del tutto particolare. A salire in cattedra, almeno virtualmente, “nonno Antonio”, vale a dire Antonio Trinchero. Che ha lasciato questo mondo da tempo, ma ha tramandato, attraverso lettere, documenti, e oggetti contenuti in una cassetta, la sua storia. La storia di quei due anni passati in un campo di lavoro vicino a Berlino, intercorsi tra la cattura da parte dei nazisti e la liberazione. Un racconto tradotto in parole dal nipote Matteo, bravo nel saper smussare gli angoli più cruenti, nel glissare i dettagli più violenti e nel restituire, comunque, la drammaticità della vita nei campi di lavoro.

Insomma, un racconto a prova di bambino, che ha catturato l’attenzione del giovanissimo pubblico (composto, oltre che da alunni e insegnanti, anche dalla Direttrice didattica Cosetta Borelli e da una rappresentanza dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Rocco Barbetta) e stimolato domande a raffica. In chiusura di mattinata, l’esposizione di un dipinto realizzato da Erika Dardano, che ha sintetizzato in una tela gli elementi salienti della narrazione. E, visto il successo dell’incontro, Matteo Papagni racconterà, nei prossimi giorni, la storia di “nonno Antonio” anche ai bambini della scuola di San Benigno. Sempre con lo stesso garbo, la stessa delicatezza ma anche la stessa intensità.

© Riproduzione riservata

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