LOMBARDORE – Mezzi agricoli, animali, lavoratori della terra. Insieme per celebrare, come da tradizione, la giornata del Ringraziamento, andata ieri, domenica 15 gennaio. Al termine della messa, la rituale benedizione di uomini, mezzi ad animali da parte del parroco, don Stefano Teisa, e quindi il pranzo, andato in scena nel salone parrocchiale.
E non è mancata la raccolta firme per una battaglia che Coldiretti sta portando avanti da tempo, quello per ribadire un “Sì” forte e deciso nei confronti del cibo naturale, e un “No” altrettanto forte e altrettanto deciso verso il cibo sintetico. Molte le motivazioni a favore della difesa del cibo naturale, una delle ricchezze del nostro Paese: è prodotto da persone per le persone utilizzando in maniera oculata tecnologia e innovazione; tutela l’ambiente e lo straordinario paesaggio rurale; unisce gusto, salute, identità e storia; sostiene la biodiversità e la valorizzazione delle risorse naturali; è il primo vettore di prossimità che crea un legame con il territorio e la coesione sociale e, ultimo ma non ultimo, la dieta mediterranea è uno stile di vita e un patrimonio dell’umanità Unesco. Di contro, il cibo sintetico è prodotto in un bireattore da cellule impazzite; è dannoso per l’ambiente, dal momento che consuma più energia e inquina di più; è rischioso per la salute; limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte del cibo; favorisce gli interessi dei pochi che vogliono monopolizzare l’offerta di cibo nel mondo e, infine, spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura.
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