lunedì 9 Dicembre 2024

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LEINI – Ragazzina molestata per strada, dopo la scuola

La vicenda è stata raccontata via Facebook da un amico di famiglia dell’involontaria protagonista, anche per avvisare gli altri genitori, e gli altri ragazzini e ragazzine, e indurli a prestare particolare attenzione agli incontri con sconosciuti. Non è la prima volta che accade

LEINI – Lei ha 12 anni. Frequenta le scuole medie di Leini. L’altro giorno, come tutti i giorni, stava percorrendo via San Maurizio a piedi per tornare a casa al termine delle lezioni. Lui è un uomo di una certa età, senza capelli, con un Suv o comunque un monovolume grigio. Avvicina la ragazzina con la scusa di chiedere un’informazione stradale. E mentre sta parlando si abbassa i pantaloni, esibendo le sue grazie, e, insomma, facendo quello che è facile (e disgustoso, data la situazione) intuire. La ragazzina non perde tempo e corre a casa. Spaventata, scioccata. Senza aver subito altre forme di violenza, ma di certo non è stato comunque un incontro piacevole.

La vicenda è stata raccontata via Facebook da un amico di famiglia dell’involontaria protagonista, anche per avvisare gli altri genitori, e gli altri ragazzini e ragazzine, e indurli a prestare particolare attenzione agli incontri con sconosciuti. Non è la prima volta che accade. Nel corso degli anni, ciclicamente, c’è sempre stato chi ha pensato di esibirsi in queste attività, fortunatamente senza mai andare oltre. Un po’ perché quando si alza la soglia dell’attenzione generale diventa più difficile per queste persone portare avanti spettacoli di questo tipo, un po’ perché quando è stata fatta denuncia ai carabinieri, le Forze dell’Ordine hanno sempre fatto il loro lavoro, riuscendo in tempi più o meno brevi ad identificare il responsabile e farlo desistere, con gli strumenti della legge, dal replicare simili atteggiamenti.

E che non sia la prima volta che episodi di questo genere si verificano, a Leini come ovunque, l’hanno dimostrato i commenti che sono arrivati in coda al post. Chi ha vissuto esperienza analoghe quando aveva qualche anno in meno, chi l’ha vissuto indirettamente essendo successo ad una propria amica, o figlia, o sorella. E, come emerso nel dibattito che questa vicenda ha suscitato, le cose da fare sono essenzialmente due: primo, denunciare il fatto ai carabinieri, cercando di fornire loro più informazioni possibili, e poi prestare attenzione. Tutti. Sempre.

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