FAVRIA – La diatriba tra il Comune di Favria e la Mgl Gest, società che anni addietro gestiva la casa di riposo cittadina, è giunta probabilmente alla svolta decisiva. Un passaggio importante, per non dire fondamentale, è andato in scena mercoledì 14 dicembre 2022, quando il Consiglio comunale, non all’unanimità (3 gli astenuti nel complesso), ha comunque favorevolmente votato la bozza di accordo transattivo, al fine di concludere un braccio di ferro che va avanti da anni.
Il punto all’ordine del giorno, il terzo discusso nell’assise favriese, è stato spiegato dall’assessore Silvio Carruozzo, che ha seguito in prima persona la vicenda: “Siamo finalmente all’epilogo, secondo noi, di questa triste storia che ci siamo trascinati per molto tempo. Ricordo che il 6 marzo del 2018 come maggioranza decidemmo di non pagare la vecchia transazione, che era stata invece scelta dalla passata amministrazione per cercare di chiudere la questione”.
“Sottolineo – ha proseguito Carruozzo – che si trattava del pagamento di una cifra pari a 1 milione e 360 mila euro, suddivisa in quelle che noi avevamo definito, in maniera sarcastica, “109 comode rate”. Nonostante gli attacchi all’indomani della scelta di opporci a questo salasso, oggi possiamo dire di aver raggiunto un accordo di massima decisamente migliorativo, visto che quei soldi sono diventati 500 mila. Ciò significa che andremo a risparmiare la bellezza di 864mila euro”.
L’assessore ha voluto rimarcare anche altre vicende della diatriba: “Una in particolare è che all’epoca dei fatti il Comune di Favria non era stato mai condannato a pagare, dato che non estiva una causa contro di esso. Per quanto concerne la cifra ora da sborsare, 390 mila euro sono a Bilancio per fine dell’anno, gli altri 110 mila euro sono in previsione per giugno 2023”.
“E’ stata una questione delicata e lunga quella che abbiamo portato avanti – il commento invece del sindaco Vittorio Bellone – Con l’ausilio e l’aiuto del nostro avvocato, ma anche del comitato dei creditori, si è riusciti, da parte nostra, a far capire certe dinamiche. Dall’altra noi abbiamo compreso che era giusto riconoscere una parte di quel denaro richiesto. Adesso ci auguriamo che questi soldi vadano in primis ai dipendenti che vantavano delle spettanze nei confronti dell’azienda. Non dal Comune che, ricordiamo, aveva solamente dato in affitto la struttura”.
Dagli scranni della minoranza, invece, Francesco Manfredi si è espresso con queste parole “Quando si risparmiano soldi facciamo un elogio a chi porta a casa questo risultato. Dispiace che ci sia stato un accanimento nei confronti del sottoscritto e non entro in merito sul passato. Abbiamo deciso di astenerci in questa votazione perché riguardo alla questione come minoranza non siamo stati interpellati o coinvolti direttamente in una dibattito che interessava l’intera comunità di Favria”.