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VOLPIANO – “Un muro di emozioni”, lo spettacolo teatrale per celebrare il premio letterario dedicato a Enrico Furlini

Andrà in scena sabato 19, a partire dalle 20, alla Polivalente

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VOLPIANO – “Un muro di emozioni” per ricordare, se ce ne fosse bisogno dal momento che chi l’ha conosciuto difficilmente lo potrà dimenticare, Enrico Furlini.

“Un muro di emozioni” è il titolo dello spettacolo che andrà in scena sabato 19, a partire dalle 20, alla Polivalente, per celebrare la settima edizione del premio letterario nazionale, a cadenza biennale, dedicato proprio a Furlini. «Un muro separerà il pubblico dai lettori, un muro che piano piano lascerà trasparire i volti di chi, emozionandoci, ci condurrà attraverso le poesie meglio valutate quest’anno – spiegano Sandy Furlini e Katia Somà, registi dello spettacolo – E proprio di emozioni si parlerà: la nuova edizione del premio, infatti, verte sulle sei emozioni fondamentali degli esseri umani, secondo gli studi degli psicologi Elkman e Friesen, identificate già a partire dai primi anni ’70. E così paura, rabbia, disgusto, tristezza, sorpresa e felicità verranno messe in scena grazie alla collaborazione della compagnia “L’Ordallegri” di Volta Mantovana, che coinvolgeranno il pubblico in uno spettacolo dove il corpo sarà il protagonista dall’inizio alla fine».

A leggere le poesie, e aggiungere atmosfera allo spettacolo, saranno Diego Gotti e Silvana Fusi, del “Teatro dell’Aleppo” di Bellusco, assieme a Maria Grazia Bigliotto e Roberto Pitta. E se le loro voci saranno un elemento fondamentale della serata, altrettanto fondamentali saranno gli attori: «Attori che rappresentano il pulsare delle emozioni di tutti noi e si esibiranno soprattutto nella platea, in mezzo al pubblico, “entrando” sul palco lentamente – concludono – I lettori sono il nostro subconscio, il nostro io profondo. Il muro diviene la separazione che esiste nella vita di tutti i giorni fra le emozioni agite e quelle provate. La causa di tutto ciò è la difficoltà di comunicazione fra gli esseri umani e fra noi stessi. La poesia, come alta espressione dell’arte, diventa lo strumento attraverso il quale si abbatte il muro dell’incomunicabilità e finalmente il corpo si congiunge con la nostra parte più interiore, e l’uomo diviene autentico, vero, genuino. Vivremo una serata in cui l’arte sublima se stessa, emozionandoci e permettendo ad ognuno degli spettatori di scoprire intimamente emozioni da troppo tempo sopite o in contrasto con la propria vera natura».

Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

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