domenica 16 Febbraio 2025
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BORGARO – Prosegue il progetto di solidarietà per la famiglia ucraina ospitata in città

La gara di solidarietà continua per permettere di garantire loro una quotidianità dignitosa

BORGARO – Quando più persone si mettono insieme per aiutare, nell’ambito di una giusta causa, qualcuno, si parla di “gara di solidarietà”, anche se spesso non si capisce bene cosa voglia dire. Borgaro ha dato un esempio concreto di cosa significhino queste tre parole.

Un esempio che prende le sue mosse dalla guerra in Ucraina, con la fuga di milioni di sfollati costretti ad abbandonare casa e famiglie per mettersi in salvo. Sono state circa 150mila le persone che hanno trovato ospitalità in Italia, presso famiglie, associazioni, parrocchie. E anche Borgaro ha fatto la sua parte, grazie all’iniziativa di un gruppo di famiglie, insieme ai sacerdoti della parrocchia e a tutta la comunità. È stata messa a disposizione, a questo fine, la vecchia casa parrocchiale di via Italia, rimessa in sesto grazie al lavoro (gratuito) di decoratori, elettricisti, idraulici, tappezzieri. Poi sono arrivati mobili, stoviglie, tende, biancheria per la casa e tutto quanto poteva servire ad ospitare una famiglia. Famiglia che è arrivata a giugno (una nonna, due mamme e tre bimbe), costretta a lasciare parenti, amici e tutto quello che aveva.

A Borgaro ha trovato chi si è occupato di loro: insegnanti e una dirigente scolastica che hanno agevolato l’ingresso delle bimbe a scuola; medici e infermieri che le hanno aiutate per le pratiche sanitarie; si chi è attivato per la documentazione necessaria; il Sea che le ha accompagnate dove necessitavano di andare; il Comune che ha fatto la sua parte, e tanti volontari che hanno donato, e continuano a farlo, materiale scolastico, giocattoli, generi alimentari. Nessuno si è tirato indietro per quella che, si sperava, potesse essere una sistemazione temporanea in attesa di un rapido rientro nel loro Paese. Il prolungarsi della guerra, però, ha dovuto cambiare il progetto, trasformandolo in una permanenza in Italia almeno di medio termine. Pertanto diventa ora necessario non solo fare in modo che possano imparare la nostra lingua, ma anche trovare in lavoro che possa aiutarle nel loro soggiorno. E anche in questo caso famiglie, volontari, imprese e attività economiche sono fatte avanti, anche se le cose da fare sono ancora molte.

Servono altri aiuti per garantire una quotidianità dignitosa, per fare fronte alle bollette, alle utenze che arriveranno nei prossimi tempi. Quindi, quella famosa gara di solidarietà che tanto ha fatto nei mesi scorsi, deve proseguire anche nei prossimi: «Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno dato e continuano a dare il loro piccolo o grande contributo, e confidiamo nella sensibilità e nella generosità dei borgaresi per continuare a sostenere questo progetto di accoglienza – commentano i promotori dell’iniziativa – Chi volesse contribuire a questa nuova fase può effettuare un bonifico intestato a “Parrocchia Santi Cosma e Damiano”, Iban IT32B0200830110000000587330, usando come casuale “Contributo per la famiglia Ucraina”. Possibile utilizzare, per la stessa causa, anche Satispay».

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