giovedì 30 Novembre 2023

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LOMBARDORE – Fotovoltaico: il Comune resta contrario. Ma approva l’elenco delle opere di compensazione

La decisione finale spetta in ogni caso al Ministero della Transizione Ecologica

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LOMBARDORE – La posizione dell’Amministrazione comunale sull’annunciato parco fotovoltaico, almeno ufficialmente, è sempre piuttosto chiara: una forte contrarietà, come del resto ribadita sia da una delibera di Giunta, sia da un Consiglio comunale del dicembre 2020. Poi tutta la pratica, tra corsi e ricorsi, tra passaggi burocratici e valutazioni varie, ha fatto il suo iter (iter per altro non ancora concluso).

Per questo ha suscitato qualche perplessità una delibera di Giunta di pochi giorni fa, con la quale da un lato si ribadisce la propria posizione («Confermata la volontà di questa Amministrazione di non essere favorevole alla realizzazione del parco fotovoltaico») e dall’altro, dal momento che la decisione finale spetta al Ministero della Transazione Ecologica, si fa “la lista della spesa”, cioè una serie di richieste a titolo compensativo nel caso l’autorizzazione arrivi (richieste che superano quelle avanzate dalla ditta che vorrebbe realizzare l’impianto), vale a dire fotovoltaico su proprietà comunali per una potenza minima da 100 KW e successiva creazione della Comunità energetica a servizio della cittadinanza; la realizzazione di un parco o giardino pubblico; la donazione di una navetta elettrica a servizio della popolazione o in alternativa garantire questo servizio per 10 anni.

«Tutto al momento è ancora in stand by – spiega dal fronte della maggioranza il Consigliere Giuseppe D’Agostino – C’è stato un incontro col proponente, che ha messo sul piatto delle compensazioni che abbiamo valutato. Personalmente sono contro questo tipo di parco fotovoltaico, e spero che l’autorizzazione dall’alto non arrivi, e la stessa speranza è condivisa dal resto della maggioranza. Ma se il permesso a procedere dovesse essere accordato, dobbiamo fare in modo di averne un vantaggio per la collettività, a differenza di quando accaduto ad altre realtà nelle stesse condizioni». Una delibera che non fa traboccare di entusiasmo chi, da sempre, si è schierato contro l’impianto, vale a dire Ezio Lorenzetti, anima del “Movimento spontaneo canavesano tutela ambiente – Amici del parco della Vauda”: «Diciamo che posso capire le ragioni che hanno portato a questa decisone – ribadisce – Ma come associazione continuiamo a restare contrari a impianti di questo tipo: il suolo agricolo è prezioso, e non può essere rovinato o svenduto».

Chi, invece, è assolutamente contraria alla decisione assunta in delibera è l’opposizione: «Questo atto ci fa capire che la nostra decisione di non votare in Consiglio quando si era discusso di fotovoltaico era stata la decisione giusta – commenta Diego Maria Bili – Allora ci era sembrata una situazione poco seria, e questa delibera lo conferma. Non siamo nati ieri, sappiamo cosa accade sul territorio. Si sapeva come sarebbe finita questa situazione: del resto non penso che un imprenditore possa essere così sprovveduto da realizzare un progetto da diverse decine di migliaia di euro, come quello del parco fotovoltaico, solo confinando sul fatto che possa essere approvato. Poi per carità, il privato fa il suo lavoro, e ci mancherebbe. Ma credo che dal punto di vista amministrativo ci sia qualche elemento meritevole di essere discusso in una sede più alta di quella del Consiglio comunale».

© Riproduzione riservata

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