martedì 3 Dicembre 2024

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LEINI – Organigramma e finalità della Techne presentate al Pavarotti

E' stato ripreso il discorso da dove si era interrotto, dare nuova vita al progetto e farlo crescere fino a dove non era mai arrivato prima

LEINI – Riprendere il discorso da dove si era interrotto, dare nuova vita al progetto e farlo crescere fino a dove non era mai arrivato prima. Una sfida complessa quella di cui si è fatto carico Franco Romano: proseguire l’opera già avviata dal padre Gabriele, fondatore e anima della scuola Techne, e interrotta alla sua morte.

Un percorso tutt’altro che semplice, fatto di statuti da scrivere, regolamenti da redigere, documenti da cercare, idee da concretizzare, autorizzazioni e permessi da ottenere, problemi da risolvere, persone con cui parlare, e che hanno occupato gli ultimi mesi dell’esistenza di Romano. Ma dopo tanto lavoro si iniziano a cogliere i primi frutti: domenica scorsa, al teatro Pavarotti, la Techne si è presentata (o meglio, ripresentata). Un incontro tecnico rivolto ai tecnici, per far conoscere il nuovo organigramma, strutturato per garantire che ogni fase del processo educativo e formativo possa essere seguito da persone competenti, (e che vede come direttore esecutivo lo stesso Romano, e come segretario esecutivo delle comunicazioni Fabio Rossi), parte dei soci che compongono il sodalizio e illustrare le linee guida del progetto:

«Che non si discostano da quelle portate avanti da mio padre, anzi ne sono il naturale proseguimento – spiega – E quindi da un lato pensare alla formazione, nel senso più ampio del termine, dell’allievo, dall’altro guardare alla produzione. Con una grande, e fattiva, collaborazione tra docenti e artigiani: il tutto, ovviamente, a favore dei ragazzi». Presente all’incontro anche l’ex primo cittadino di Leini, Giuseppe Cozza: «Un progetto molto interessante, che deve essere sostenuto e seguito con attenzione, dal momento che riguarda la formazione e la crescita dei nostri giovani.

Storicamente il Piemonte è sempre stata una regione all’avanguardia. Molte cose sono nate qui: l’automobile, il cinema, la televisione, la donazione di sangue… e poi ci sono state scippate. Mi auguro che questo progetto possa crescere e prosperare nella nostra terra». E poi una battuta a favore dell’Avis, della cui sezione cittadina Cozza è stato a lungo presidente oltre che uno dei fondatori: «Il mio è un appello rivolto a tutte le persone di buona volontà – ha concluso – C’è bisogno di sangue. Quello che abbiamo attraversato ha fatto sì che le donazioni si riducessero, finendo con il creare seri problemi a coloro che di quel sangue hanno bisogno per continuare a vivere. Quindi invito tutti ad avvicinarsi a questo sodalizio, e a farlo nella più assoluta tranquillità: la donazione è perfettamente sicura».

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