RIVAROLO CANAVESE – Si è spento a 75 anni Giuseppe Pedullà. Artista molto conosciuto sul territorio, aveva anni orsono, una falegnameria e carpenteria in corso Indipendenza a Rivarolo Canavese e un negozio con esposizione a Torino.
Dal nulla aveva creato un’impresa da carpentiere metallico a falegname. All’epoca, grazie alla sua intuizione, visione, ambizione e talento, era riuscito a ritagliarsi un mercato nuovo sul territorio.
Frequentatore dei personaggi di spicco della Rivarolo bene, era chiamato da tutti per realizzare lavori particolari: dal portone lavorato e intarsiato a mano al tavolo particolare su richiesta, come quello realizzato per il programma televisivo “Mi manda Lubrano”. Inoltre realizzava sculture in legno e in ferro battuto: il suo gallo in ferro battuto e dipinto è ancora esposto in Comune a Rivarolo. Era un’artista, e da molti definito un genio, nonostante non avesse titolo di studio se non quello della 5 elementare.
Agli inizi degli anni novanta iniziò a frequentare un mondo nuovo per lui, che lo rapì subito: il mondo della musica cubana. Ne volle imparare la cultura, gli usi i costumi, le tradizioni, e soprattutto i passi del ballo. Per la sua conformazione fisica e innato talento riuscì ad impararlo in breve tempo. Se ne rese ambasciatore, il primo nel Canavese. Nel giro di 10 anni aveva già insegnato a centinaia di alunni. Nacque così il personaggio ora conosciuto. Sembrava un Cubano viste le connotazione meridionali spiccate. Non insegnava solo i passi, lui voleva trasmettere a tutti ciò che aveva imparato, la storia di quei passi e movimenti, il significato di ogni singola figura. Anticonformista, rivoluzionario, era anche orgoglioso e testardo. Seguiva il suo ideale, e ci metteva anima e corpo, e ovviamente ci riusciva. Pescatore subacqueo (infatti a causa di questa passione perse un timpano), fu anche Campione Regionale di biliardo, giocatore di tennis. Suonava la chitarra è aveva notevoli doti canore. Era un bravissimo disegnatore, molto socievole, ironico, divertente, grazie alla sua empatia cercava di strappare un sorriso a chiunque, sapeva rompere il ghiaccio anche con le persone più fredde e distaccate. Era un grande amico per molti, ottimo consigliere e generoso all’eccesso. Adorava viaggiare, visitare, esplorare. Per i suoi 60 anni i suoi amici più stretti gli avevano regalato una crociera per all’estero.