CUORGNE’ – La città di Cuorgnè, nei mesi scorsi, ha dato la possibilità ai ragazzi di aggiungere un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, quello del “Servizio Civile”, che consente ai giovani tra i 18 e i 28 anni, di impegnarsi in progetti di solidarietà sociale, formazione civica, tutela culturale e del patrimonio del paese.
Hanno aderito in totale quattro ragazze (tre già operative e la quarta che prenderà servizio a settembre) impegnate negli Uffici ed in Biblioteca a Cuorgnè: un’esperienza totalmente nuova per la città.
“La nostra amministrazione ha deciso nei mesi scorsi di avvalersi del servizio civile volontario perché troviamo sia un’opportunità di crescita personale e professionale. Un potenziamento dell’occupazione giovanile che permette di rendersi utili agli altri, partecipando attivamente e responsabilmente alla quotidianità della propria comunità. E’ un progetto nuovo, per il nostro Comune, al quale si era già interessata la precedente amministrazione e che abbiamo concretizzato, appena terminata la fase dell’emergenza pandemica” racconta Camilla Barone, Consigliere con delega alle politiche giovanili.
“Le ragazze coinvolte nel servizio civile si occupano alcuni progetti, tra cui, valorizzare le culture e le tradizioni locali in Piemonte, che è un’attività svolta nella Biblioteca Civica; Non è mai troppo presto, servizi educativi in Piemonte: attività svolta nel Servizio Istruzione – Asilo Nido; Volontari per città più verdi: attività di promozione dei comportamenti più rispettosi per l’ambiente” ha continuato Elisa Troglia, Assessore alle politiche sociali.
“Il Servizio Civile è un’esperienza coinvolgente e concreta. Per i nostri giovani è una possibilità: imparano ad operare in gruppo, apprendono e sviluppano abilità, ma è anche un’occasione unica per scoprire attitudini personali o sperimentare ambiti di interesse. Lavorare con i giovani è importante sia per migliorare la loro capacità di responsabilità nei confronti degli altri sia per divenire, a loro volta, attori di sviluppo economico e di cambiamento sociale. La durata del servizio civile è di un anno, terminerà a fine maggio 2023. Replicheremo i progetti anche il prossimo anno, sempre tramite l’ANCI. Le ragazze sono brillanti e collaborative, ricche di idee ed energie positive che mettono a disposizione della Comunità. La nostra intenzione è provare a rendere i giovani parte attiva ed integrata nella attuale società e, contemporaneamente, esserne una forza di trasformazione” concludono Troglia e Barone.
Come si è detto le ragazze coinvolte nel progetto sono quattro, una prenderà servizio a settembre, e due di loro si chiamano Sabrina V. e Lucia O.
“Mi chiamo Sabrina e sono nata e cresciuta a Cuorgnè. Ho 22 anni ed ho deciso di aderire a questo servizio per ampliare il mio bagaglio culturale e mettere qualche soldo da parte per il mio futuro. Il Servizio Civile per me rappresenta un’opportunità elargita a tutti quei ragazzi che non hanno ancora trovato un posto nel mondo del lavoro e non ne conoscono appieno le dinamiche. Vedo la realtà comunale come un’entità che si presta nell’organizzare e migliorare la vita di tutti i giorni di ogni cittadino. Consiglio questo percorso a chiunque abbia bisogno di un ingresso nel mondo del lavoro” commenta Sabrina.
“Sono Lucia, ho 26 anni e sono nata e cresciuta anch’io a Cuorgnè. Il bando a cui ho partecipato parlava di valorizzazione della cultura e delle tradizioni piemontesi ed io credo fortemente nella necessità di un intervento culturale sul nostro territorio, per renderlo più accogliente per tutti. Per me è un’occasione per prestare servizio al mio paese e per provare a migliorarlo, un’avventura in continua evoluzione, una scoperta di meccanismi a me sconosciuti, è bello vedere come il comune abbia a cuore il miglioramento della città e della qualità di vita delle persone, sentire i racconti di chi ci abita da tempo. Sono felice di aver intrapreso questa esperienza e spero di continuare ad imparare cose nuove ed utili al mio futuro” continua Lucia.
“Crediamo che sia interessante scoprire la città vista dal comune e dai cittadini stessi, ancora più da vicino. E’ un’esperienza interessante da fare se si hanno interessi comuni al bando e si ha voglia di mettersi in gioco ed imparare cose nuove” hanno concluso le due ragazze.
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