IVREA – “Siamo di nuovo a smentire accuse e congetture, stavolta sull’arrivo della risonanza magnetica all’ospedale di Ivrea. Il ‘service’ è l’unica via per avere al più presto questa apparecchiatura, non esiste alcun collegamento con la privatizzazione del nosocomio: diversamente ci sono i Tribunali a risolvere questioni che non riguardano più l’informazione, ma la diffamazione”.
Con queste parole il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte Andrea Cane commenta le recenti repliche apparse sui quotidiani alle parole dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi.
“L’acquisizione della risonanza magnetica per l’ospedale di Ivrea – prosegue il canavesano della Lega Andrea Cane – avverrà tramite ‘service’, una modalità ampiamente diffusa per le dotazioni sanitarie, che consente di dilazionare l’investimento economico nel tempo. Congiuntamente alla fornitura dell’apparecchiatura e della sua manutenzione, la gara prevede l’acquisto di 1.600 prestazioni diagnostiche all’anno erogate con supporto di personale esterno sia esso tecnico sia medico. Essendo la capacità media di una risonanza magnetica di circa 12mila prestazioni all’anno, è chiaro come oltre 10mila prestazioni si prevede verranno erogate esclusivamente da personale interno. Inoltre, la gara ipotizza la possibilità di ridurre il numero delle prestazioni esterne, a fronte della disponibilità di tutto il personale interno necessario e per il cui reclutamento l’azienda si sta impegnando”.
“Ci vuole davvero coraggio – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – per distorcere a tal punto la realtà dei fatti, tanto da negare l’evidenza che Ivrea avrà il servizio di risonanza magnetica, come abbiamo di recente annunciato. Coraggio oppure malafede, non so cosa sia peggio. Ma la verità è che Ivrea non aveva la risonanza magnetica e adesso ce l’avrà. Chi vuole a tutti i costi fare polemiche, provi a fare i conti con il buonsenso e vedrà che i conti non tornano”.
“Questa è la realtà – conclude Cane – ciò che ho letto la scorsa settimana sui media è uno sforzo di fantasia con tratti fortemente denigratori. Ricordo, per esempio, che l’Azienda Ospedaliera ‘Ordine Mauriziano di Torino’ ha da tempo la risonanza magnetica gestita in parte da collaboratori esterni e anche il personale tecnico e di segreteria della stessa apparecchiatura è gestito da un ‘service’ esterno all’ospedale. Come mai non si urla a una privatizzazione imminente? Non essere d’accordo con l’esternalizzazione è solo retorica, scomodiamo anche Confucio per ricordare che o si porta almeno una soluzione, o si sceglie di essere parte del problema: anche se di fronte a certe dichiarazioni mi verrebbe da consigliare agli autori di passar meglio il proprio tempo estivo, esercitandosi a compilare ‘La Settimana Enigmistica’, sicuramente più utile che riempire i media locali di fake news”.
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