BORGARO – Cambio al vertice del Cdm, il Centro Didattica Musicale. Franco Romanelli è il nuovo presidente dell’associazione, succedendo ad Adriana Braida, a lungo guida del sodalizio. Romanelli, che manterrà anche l’incarico di Direttore Artistico già ricoperto negli ultimi anni, sarà coadiuvato in quest’avventura dalla vice presidente Elena Ruzza, collaboratrice di lunga data del Centro per quanto attiene il teatro; dal segretario Jonathan Kleis, e dai consiglieri Raluca Nicolau, Laura Ribet, Armando Mugnai, Maria Grazia Luiso e Fabiana Innocente. Un percorso che comincia nel migliore del modi (e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, c’è da scommettere che la gestione Romanelli sarà ricca di soddisfazioni): nei giorni scorsi, infatti, all’apertura delle buste, il Cdm si è aggiudicato il bando per gestione della sala prove e della sala musica di Borgaro, mantenendo quindi la sua sede storica. Ricco di soddisfazioni ma comunque non semplice: l’onda lunga del Covid, sommato alle difficoltà di questo periodo, si fanno sentire. Molte associazioni, molte attività hanno dovuto chiudere i battenti non riuscendo a fare fronte a tutti i problemi: il lavoro, quindi, non mancherà. Ma la voglia di fare, l’entusiasmo e le idee da mettere in campo sono così tante che non saranno certo le difficoltà a fermare Romanelli e la sua squadra.
«Anche per questo la scelta dell’associazione è stata quella di affidarsi ad un direttivo più ampio, più allegato – spiega il neo presidente – Di certo il Cdm proseguirà nel suo percorso di collaborazione con le altre realtà associative del territorio e non solo. Alcuni rapporti sono già stati allacciati, e i risultati sono stati all’altezza delle aspettative». E poi, ovviamente, l’attenzione ai ragazzi (e non solo) che si vogliono avvicinare al mondo della musica o vogliono proseguire e cimentarsi con questo mondo: «Magari ampliando l’orario di apertura del Centro, o mettendo i ragazzi a contatto con artisti già affermati. Facendoli partecipare alle prove di questi artisti, e dando loro la possibilità di salire su un palco per far vedere quanto sanno fare assieme a chi ha già avuto modo di far conoscere la sua bravura – prosegue – Ad esempio facendo collaborare alcuni dei nostri ragazzi con l’Orchestra di Porta Palazzo. Dando loro, cioè, tutte le possibilità di vivere l’esperienza musicale a 360 gradi. E poi attivare progetti con i ragazzi diversamente abili, facendoli collaborare con gli studenti del Centro. Perché da questi incontri, da queste collaborazioni, tutti possono uscirne davvero umanamente arricchiti».
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