PRASCORSANO – Traguardo d’eccellenza per la Società Filarmonica Prascorsanese che, domenica 10 luglio 2022, ha festeggiato i suoi 100 anni di attività.
Per celebrarla, dopo il ritrovo nella piazza del Comune ed aver percorso in corteo il giro del paese i musici della Società Filarmonica Prascorsanese unita alla Società filarmonica S. Bertot di Canischio, sono giunti in piazza della Cultura per l’esibizione.
Ad ascoltarli, oltre al Sindaco Piero Rolando Perino, un gruppo di cittadini posizionati rigorosamente all’ombra, viste le temperature elevate.
La Società Filarmonica Prascorsanese nasce nel lontano 1922 dalla volontà di 14 prascorsanesi che, accomunati dalla passione della musica, decidono di fondare la prima banda paesana. Inizialmente, oltre ai musici, appartengono alla banda musicale anche tutte le persone che acquistano la tessera versando la quota annuale, questo sistema oltre a finanziare la Società filarmonica garantisce al sottoscrittore il servizio e l’accompagnamento musicale durante il suo eventuale corteo funebre. Ben presto persone residenti nel centro del paese incrementano l’organico della banda e si avverte la necessità di identificare i musici con una divisa, la prima risalente agli anni ’30 è composta dal solo cappello in quanto le possibilità economiche della filarmonica e dei suonatori sono alquanto limitate, ma suonare in banda è un privilegio. L’usanza che vede l’accompagnamento musicale ad ogni qualsivoglia celebrazione subisce un brusca riduzione durante l’epoca fascista. Negli anni del dopoguerra, in una fase di ampia ricostruzione e con un’economia in forte crescita, la filarmonica prascorsanese conosce una delle sue fasi più difficili, molti musici si ritirano dal gruppo per vecchiaia o per il sopraggiungere di disabilità più o meno limitanti e l’organico, diretto dall’allora maestro Silvio Bertot, si riduce fino a dodici/tredici unità. Al fine di contrastare questa situazione si organizzano i primi corsi di musica, l’ANBIMA (Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome) finanzia il primo tentativo e la stessa società filarmonica investe le sue risorse per fare in modo che il maestro Rolando Perino Antonio riesca a formare nuovi musici. I risultati tardano ad arrivare e nel 1978 è il maestro Renzo Bosone, incaricato di proseguire il lavoro intrapreso dal suo predecessore, a portare a termine un corso di venti nuovi allievi; questi ingressi rinnovano profondamente il gruppo, l’anno seguente una nuova divisa veste i musici e Bosone viene nominato maestro della formazione bandistica. Dagli anni ’70 la Società filarmonica prascorsanese inizia una lunga e proficua collaborazione con la consorella Società filarmonica S. Bertot di Canischio. Inizialmente sono i singoli musici ad intervenire a supporto dell’una o dell’altra banda in base alle necessità, ma sta di fatto che dai primi anni ’90, seppur le due bande mantengano formalmente la propria individualità, i musicisti di Canischio e Prascorsano costituiscono un unico gruppo che svolge regolarmente servizio in entrambi i paesi. Di comune accordo la divisa delle due compagini viene unificata, una gonna o un pantalone grigio è coordinato ad una giacca ed un cappello blu scuro e la festa di Santa Cecilia, la patrona della musica e dei musicisti, viene festeggiata alternativamente in uno dei due paesi. (La storia è stata estratta dal sito del Comune di Prascorsano).
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