LOMBARDORE – Rispetto per il mondo agricolo. Attenzione all’uso che si fa del suolo fertile. Considerazione per il lavoro degli agricoltori.
Queste la parole d’ordine che Coldiretti ha messo in campo, assieme ai trattori, venerdì mattina, a Lombardore. Perché quell’ultima aggressione al settore, vale a dire il tracciato della Lombardore – Front che così com’è stato progettato andrebbe ad incidere pesantemente su suolo agricolo, proprio non è andata giù.
«Ho già sentito il vice sindaco di Città Metropolitana, chiedendo un incontro urgente – spiega il presidente provinciale Coldiretti, Sergio Barone – In quella sede chiederemo una revisione del progetto: abbiamo delle proposte alternative che permettono la realizzazione del tracciato senza consumo di suolo fertile. Ci auguriamo che possano essere prese in considerazione».
«Anche perché questo è un primo appuntamento, organizzato in tutta fretta – gli fa eco Silvia Marchetto, referente di Rivarossa – Ma siamo pronti a mettere in campo altre iniziative. La partecipazione così numerosa, nonostante il nostro sia il lavoro che non conosce soste o pause, indica che questo è un problema sentito. Perché questa situazione oggi tocca questo angolo di Canavese, ma domani potrebbe interessare altre zone. È ora di smetterla con la politica degli interventi calati dall’alto, senza confronto con il territorio».
Sono una trentina la aziende agricole interessate dal tracciato, almeno per quanto riguarda la prima parte: «Perché se calcoliamo tutta la strada il numero cresce notevolmente – aggiunge Marchetto – Capiamo le esigenze degli imprenditori, dei cittadini, e non siamo contro le infrastrutture. Ma crediamo anche che debbano essere realizzate tenendo conto delle esigenze del territorio. Anche perché questo angolo di Canavese è pesantemente colpito: non solo questa strada, ma anche il parco fotovoltaico previsto proprio tra Lombardore e San Benigno, verso il quale Coldiretti ha e avrà sempre un giudizio fortemente negativo».
«Quella di oggi è una prova di forza nei confronti di una politica che fa il contrario di quello che dice – conclude Barone – Tutti sono contrari al consumo del suolo, ma poi quando si tratta di progettare una strada ci si dimentica di quei buoni propositi». Insomma, per dirla alla Marco De Vecchi, referente di Lombardore: «Lo scopo è lasciare ai giovani la terra così come ci è stata lasciata dai vecchi».
E se per ottenere quel risultato sono necessarie altre prove di forza, Coldiretti è pronta a sostenerle. Cominciando con la sfilata di trattori lungo la Lombardore – Rivarolo. Un modo per dare un segno della propria presenza e chiedere, a tutti i livelli, quella considerazione e quel dialogo che, sino ad ora, sono mancati.
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