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CASELLE TORINESE – Bloccata in autostrada, Elisa Santacroce si laurea per telefono

Lunedì mattina Elisa è rimasta bloccata a causa del maxi incidente avvenuto sulla A26 allo svincolo con l'A21

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CASELLE TORINESE – Fino ad un paio di anni fa pensare di lavorare dal computer di casa, pensare di seguire lezioni o dare esami dalla propria camera sembrava un’eresia. Invece sono diventate pratiche con le quali, a causa della pandemia, molti, direttamente o indirettamente, hanno dovuto fare i conti. Meno comune sostenere un esame, magari discutere la propria tesi di laurea, grazie ad un telefono, da un’auto ferma in autostrada. Ma è successo anche questo. È successo lunedì mattina a Elisa Santacroce, casellese.

Lunedì 7 febbraio Elisa parte di buon ora alla volta di Genova: ama quella città e proprio lì ha deciso di frequentare l’università. È un giorno importante, lunedì. Il giorno in cui deve discutere la tesi, il compimento di anni di studi e di fatiche. Parte di buon ora, per evitare che un qualche contrattempo possa rovinargli quel giorno, e imbocca l’autostrada. Tutto procede bene per i primi chilometri. Fino quasi ad Alessandria. Ma in quei pressi incontra la coda. Niente di particolarmente strano.

Sulle autostrade italiane i cantieri, i cambi di corsia, i rallentamenti non mancano. «E in effetti ero tranquilla, in quel momento – conferma – Ero partita con grande anticipo proprio per fare fronte a situazioni come quella». Quello che non sa è che più avanti, tra lo svincolo di Casale e l’allacciamento alla A21 Torino – Piacenza – Brescia, in direzione Alessandria, c’è stato un incidente. Un maxi tamponamento che ha coinvolto quattro mezzi pesanti, decine di auto, con due persone morte tra le lamiere e tantissimi feriti.

Non sa che quella coda non è di quelle destinate a risolversi in pochi minuti. Non lo sa ma se ne accorge: «Passa mezz’ora, passa un’ora, e siamo ancora fermi in autostrada – aggiunge – Capisco che non è un semplice imprevisto. Ecco, in quel momento mi spavento davvero. L’ansia sale, e capisco che non raggiungerò mai la destinazione in tempo. E la paura di non riuscire a laurearmi di quel giorno mi trafigge». E allora fa l’unica cosa che può fare in quel momento, in quella situazione. Prende il telefono e chiama il suo relatore, il professor Luca Sabatini, e gli spiega la situazione. Il professore, a Genova, già a conoscenza dell’inferno che si è scatenato in autostrada, capisce il problema. E poi… «E poi per fortuna che esiste Teams». Laddove per Teams si intende un’applicazione per videoconferenze. E allora la discussione della tesi, “Il fenomeno della povertà: storia politica e dati”, avviene così: il relatore a Genova e lei lì, in autostrada.

E tutto va per il meglio. Non solo per il collegamento che regge, ma anche per il fatto che la discussione si conclude con il massimo dei voti. Poi, grazie al fatto che il traffico riprende, a Genova ci arriva. Ma arriva già dottoressa in quella facoltà dove dottoressa lo sarebbe dovuto diventare.

CASELLE Elisa Santacroce1
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