CORONAVIRUS – Si è tenuto oggi, mercoledì 5 ottobre 2021, il Consiglio dei Ministri sulle nuove misure da adottare per contenere i contagi e abbassare la pressione ospedaliera.
Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma alcune misure sono trapelate.
Approvato l’obbligo vaccinale per tutti dai 50 anni in su (pare dal 15 febbraio). Non è ancora chiaro quanto saranno le sanzioni e come verranno applicate.
Per accedere ai negozi, servizi alla persona, banche e uffici pubblici basterà il Green Pass semplice ottenuto anche con tampone (salvo alcune eccezioni legate a necessità essenziali).
Secondo quanto si apprende i lavoratori con 50 anni compiuti non verranno sospesi dal posto di lavoro ma saranno assenti ingiustificati e senza stipendio, fino a vaccino effettuato. I datori di lavoro avranno la possibilità di sostituirli.
AGGIORNAMENTO – Ecco in sintesi le misure adottate dal Consiglio dei Ministri, nel decreto:
Obbligo vaccinale
Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo.
Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.
Green Pass Base
È esteso l’obbligo di Green Pass base (quindi anche solo quello ottenuto con il tampone) a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Smart working
Il Consiglio dei Ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.
Scuola
Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività.
Scuola dell’infanzia
Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria (Scuola elementare)
Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).
In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc etc)
Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.
Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.
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