PONT CANAVESE – “Avevamo chiesto alla maggioranza un Consiglio Comunale aperto oppure il poterne parlare a chiusura dei consiglio comunali, ma non ce l’hanno concesso, quindi abbiamo organizzato quest’incontro.” È quanto ha dichiarato in apertura dell’incontro con i cittadini che si è tenuto nella serata di ieri, venerdì 10 dicembre 2021, il Consigliere di minoranza Sandra Bonatto Revello.
“Sarebbe stato utile e interessante se ci fosse stata anche la maggioranza, per poter avere risposte – ha proseguito Bonatto Revello – l’abbiamo invitata ma purtroppo non c’è nessuno. L’incontro nasce dalla necessità di rispondere all’affermazione del comunicato stampa del 1 dicembre ossia che le amministrazioni passate sono responsabili della chiusura dell’Rsa: non lo accettiamo.”
La chiusura dell’Rsa è stato infatti il primo argomento toccato dall’opposizione. Ad illustrare brevemente la situazione, fino all’affidamento della struttura all’Asl To4 nel 1999 ai giorni nostri, è stato il Consigliere Paolo Coppo, che commenta:
“Solo dopo un anno che il Sindaco era a perfetta conoscenza del grave pericolo che incombeva, ne ha dato comunicazione ufficiale. Successivamente si è limitato a descrivere un verbale di sopralluogo dove in sostanza si diceva che la struttura non era più idonea ma nulla ha detto in merito a trattative effettuate per salvare il servizio. È inaccettabile che su un argomento di tale importanza non ci sia traccia di un verbale o di comunicazioni formali avute in merito, probabilmente perché non ci sono state e questo è gravissimo. Ora la struttura è chiusa senza che nulla sia stato fatto per evitarlo, quale futuro ci aspetta? Vogliamo essere fiduciosi ma diventa difficile. La struttura non doveva essere chiusa, se c’erano lavori da fare si potevano spostare momentaneamente i degenti in altra struttura per poi farli rientrare a opere eseguite, lo stesso sistema adottato in situazioni analoghe compreso quando venne fatta la ristrutturazione dell’immobile. Bastava copiare, ma nemmeno quello è stato fatto.
La colpa grave che viene fatta all’Amministrazione è di non aver dato il giusto peso al problema, di non averlo affrontato con la tempistica e la capacità che richiedeva oltre che essersi fatta scappare di mano la situazione che ora si presenta gravissima.”
Coppo ha ribadito che la struttura è stata affidata all’Asl e non competeva al Comune stilare delle relazioni. “Si poteva fare qualcosa. Se l’Asl voleva ridarla al Comune doveva comunque compensare in qualche modo, ci volevano idee e si doveva effettuare una contrattazione. Ma non è stato fatto, e ora i “buoi sono scappati”. Il problema è anche quello del personale che resterà disoccupato. E poi cosa ne sarà ora della struttura?”
Il Consigliere di minoranza Eugenio Reinaudo ha invece voluto precisare la questione della Guardia Medica. “Il verbale che è stato letto in Consiglio, riguardava il sopralluogo alla sede di Croce Rossa e non aveva nulla a che fare con la Guardia medica. In ogni caso, anche se la sede di Guardia Medica è adatta e agibile, il problema è che mancano i medici. Il Direttore Generale Stefano Scarpetta ha detto che faranno di tutto per mantenere la Guardia Medica a Pont Canavese e a Locana, ma il problema della carenza di medici va risolto.”
Coppo è successivamente ritornato sulla questione tanto discussa, quella della scuola.
“Il mancato trasferimento dei ragazzi che doveva avvenire quest’anno ha comportato problemi; metà della scuola era già venduta e si dovrà pagare una penale inoltre non si incassano più i 150mila euro della vendita. I ragazzi ora non hanno la possibilità di fare ginnastica. Pare che ci siano problemi logistici, ma non abbiamo notizie di questo. Abbiamo perso l’occasione di avere un polo scolastico da 0 a 14 anni che era unico. Era tutto pagato, restavano i 500mila euro di prestito flessibile per coprire l’incasso, che erano coperti con la vendita della scuola piano terra di 150mila euro, piano superiore 150mila euro, 150mila euro strada Riva del Bausano e 50 mila euro di contributi. Erano confermati e sono stati tolti per pagare l’intervento di illuminazione che era già finanziato di suo.”
Ultimo argomento la Torre: “Era stato fatto un bando per fare un ristorante con scadenza ad ottobre dell’anno scorso; era stato fatto il progetto esecutivo, approvato dalla Soprintendenza, ed emesso il bando pubblico; uno dei partecipanti era seriamente interessato e si trattava di affidarlo, ma non è ancora stato ancora affidato. Era stabilito nel bando che l’aggiudicatario avrebbe pagato le spese per l’ampliamento della cucina; nell’inverno del Covid contavano fare le opere, ma non è stato affidato. Non tocca l’economia del paese, ma avere lì un’attività era un vantaggio per tutti e il Comune non avrebbe perso la possibilità di andare, e avrebbe risparmiato sulla manutenzione dell’area.”
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