Favria – La maestra elementare è una di quelle persone che, nel bene e nel male, non si scorda mai. La si dovrebbe ricordare per tutta la vita perché è la persona alla quale i nostri genitori ci hanno affidano poco più che bambini.
E’ un vero piacere sapere che esistono ragazzi che nutrono ancora un bellissimo ricordo della loro insegnante, come quello che hanno conservato gli alunni, classe 1951, della maestra Angela Moretto, originaria di Forno Canavese e che, nel 1938, con tutta la famiglia si è trasferita a Favria, e proprio in paese si è a loro dedicata.
L’incontro, tra l’emozione di tutti, maestra e alunni, è stato spunto per un allegro pranzo conviviale che si è tenuto nelle scorse settimane presso il Circolo degli Amici del Mulino di Rivara, il cui proprietario, Eraldo Enrietti è stato proprio uno di quegli alunni.
Tra le portate e i brindisi si sono ricordate le tante avventure vissute sui banchi della scuola elementare di Favria che hanno lasciato il segno, come il ricordo personale dei protagonisti.
«Ho un ricordo bellissimo di questi ragazzi. Erano e sono molto educati e buoni. Provenivano tutti da famiglie povere, molti dei quali immigrati del Sud e del Veneto, molto carini, malleabili e con i quali ho avuto pochissimi problemi. Erano ragazzi molto modesti che vivevano nelle cascine con il minimo indispensabile. Ancora adesso sono molto gentili, disponibili e mi continuano a dimostrare il proprio affetto, che contraccambio» ci ha confidato la maestra Angela.
«E’ stata un’idea balenata in occasione dei nostri primi 70 anni: l’invito rivolto a tutti i suoi alunni del 1951 per trascorrere un pomeriggio con la nostra maestra delle elementari. Un fatto a dir poco eccezionale, se consideriamo la nostra età di scolaretti iniziata nel 1956 e con una Maestra allora poco più che ventenne, e attualmente ancora in splendida forma. E così è stata l’occasione per far riaffiorare i ricordi dimenticati per anni in un cassetto anche grazie alla sua memoria ancora in piena attività e scorrendo le immagini di una vecchia fotografia ingiallita di quei tempi. E’ stata per noi una seconda mamma, per qualcuno addirittura una vera mamma, con la quale abbiamo appreso, oltre a leggere e scrivere, gli insegnamenti da tenere in primis nei confronti dei nostri compagni ma soprattutto il rispetto verso la propria famiglia e le persone che quotidianamente s’incontravano. Grazie Maestra Angela per questa memorabile giornata insieme al nostro augurio più sincero per un lungo e sereno cammino di vita» ha commentato, a nome di tutti gli alunni, Eraldo Enrietti.
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