LEINI – Era in una gabbia, legato al collo con una catena lunga un metro e mezzo scarso, pochissima acqua e scarse condizioni igieniche. Il povero cagnolino, Jolly, passava le sue giornate al freddo e da solo, nel capannone fatiscente di un’azienda agricola a Leini. A darne notizia è l’Associazione Nazionale Agriambiente Torino.
Il Gruppo Intervento Operativo Guardie Zoofile (G.I.O) è intervenuto per salvare la bestiola. Il Proprietario, di avanza età, essendo sempre più impossibilitato ad accudirlo, lo aveva rinchiuso nel capannone.
Jolly ha fatto un sacco di “feste” all’arrivo delle guardie, quasi capendo che finalmente poteva riassaporare la libertà.
“Dopo averlo liberato – scrivono le Guardie sul social – è iniziata la ricerca della sistemazione (perché non ci limitiamo a sequestrare o prendere in cessione, siamo Guardie Zoofile a 360°) e questa volta ci sono venuti in aiuto gli amici del Canile Rifugio di Cavour, nelle fattezze della nostra amica Marzia e del direttore Davino, che senza pensarci due volte, hanno aperto le loro porte al simpatico breton (simil). Risultato: le operazioni di indagine e i relativi provvedimenti penali sono in corso d’opera e Jolly è ora ricoverato presso la struttura “Amici del Rifugio di Cavour” . Finiti i soliti controlli di rito, sarà adottabile.”
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