venerdì 31 Marzo 2023

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PONT CANAVESE – Il paese con i colori dell’arcobaleno

L'iniziativa comunale per rendere più bello e allegro il paese, sensibilizzando con il significato dei colori

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PONT CANAVESE – Il nuovo “look” di Viale Allea a Pont Canavese sta incontrando favori e critiche sui social. Sono stati infatti verniciati con i colori dell’arcobaleno, le panchine, i gradini e i vari elementi urbani.

Un paese “colorato”, ed ogni colore ha un significato: la panchina gialla per sensibilizzare le persone sul delicato argomento dei suicidi; quella viola per sostenere chi soffre di alzheimer; arancione per non dimenticare la fame nel mondo; blu contro il bullismo; verde per sensibilizzare le persone di avere cura dell’ambiente in cui viviamo; bianca per indicare la purezza l’innocenza dei bambini. Le alzate della scalinata per i diritti Lgbt. Su ogni panchina verrà scritta una frase che dia significato alla scelta dei colori usati.

Abbellire Pont, quindi, ma con lo sguardo rivolto verso le problematiche attuali.

La maggior parte ha elogiato sui social questa iniziativa, affermando che “il paese così è più bello”, “finalmente un po’ di colore”, altri invece l’hanno bocciata soprattutto per quanto concerne il colore ai gradini, dichiarando che è “assurdo colorare la pietra. Va pulita ma non colorata”.

“Non vorrei più perder tempo a giustificare la scelta che abbiamo fatto. – Commenta sui social il Consigliere Stefano Pegoraro – Le critiche se costruttive sono a mio avviso sempre utili, molto meno quando cadono nel volgare come diverse di quelle che abbiamo letto su questa pagina ma non solo. Tra le tante cose intelligenti, vorrei rispondere a chi ha chiesto di motivare la scelta di tanto colore.

Quando mi/ci è stato chiesto se eravamo d’accordo sul rendere più allegra l’allea (in pontse la lea) ho chiesto un attimo di tempo per verificare se potevamo abbinare ogni panchina ad una “causa sociale” per dare una giusta motivazione a questa cosa.

Sono andato io personalmente a documentarmi sui vari siti internet dedicati a questi argomenti e prendendo spunto dai fiocchi che le celebrità si puntano sui loro abiti durante serate benefiche ho visto che la cosa era fattibile, in quanto diversi colori erano abbinati a nobili cause.

Questi fiocchi sono chiamati i nastri della consapevolezza. Così abbiamo deciso che l’idea di colorare le panchine poteva diventare anche un gesto di solidarietà. Ed abbiamo deciso di fare le panchine della consapevolezza. Inizialmente doveva esserci anche la panchina arcobaleno è stato poi deciso di fare le alzate della scalinata. Semplicemente perché l’arcobaleno richiedeva più colori, e le alzate colorate aiutavano anche le persone più anziane a vedere meglio i gradini. Perché si sembrerà strano, ma abbiamo avuto anche segnalazioni di persone in difficoltà visiva.

Questo arcobaleno tanto odiato che fino a poco tempo fa lo utilizzavate in tanti per dire che sarebbe andato tutto bene. Oggi chissà perché vi da fastidio. Forse per il messaggio di pace e amore che vuole esprimere?”

© Riproduzione riservata

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