RIVAROLO CANAVESE – Si continua ad indagare per scoprire i motivi del terribile atto compiuto da Renzo Tarabella, 83 anni, (nella foto), che ha portato all’uccisione di 4 persone: la moglie Maria Grazia, il figlio Wilson e i coniugi Liliana e Osvaldo Dighera, vicini di casa.
Al momento l’unica traccia è un biglietto, scritto da Tarabella, trovato nel suo appartamento in corso Italia. Un biglietto che comunica il rancore covato dall’uomo nei confronti dei Dighera. Nello scritto si fa riferimento a “parole contro il figlio”, movente che non regge, e non ha riscontri reali.
Chiaro è, visto il biglietto, che Tarabella provasse rancore e odio contro la famiglia Dighera, e questo lascia intendere la volontà di togliere loro la vita. Non è stato un “trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato”.
E mentre proseguono le indagini, Tarabella è ricoverato al San Giovanni Bosco. Ieri mattina ha subito una lunga operazione; non ha subito lesioni ad organi vitali, e c’è una buona probabilità che sopravviva, anche se al momento è ancora in prognosi riservata.
La città piange sgomenta per quanto è accaduto, e si stringe attorno alle due famiglie, entrambe vittime del delirio di un uomo.
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato con ObiettivoNews, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.