CORONAVIRUS – Anche se la situazione pare migliorare e l’Rt globale dell’Italia è passato da 1,14 a 1,08, la situazione resta critica.
Durante la conferenza stampa sui dati di monitoraggio della Cabina di Regi a ieri (25/03), è stato dichiarato che alcune regioni presentano ancora una classificazione del rischio elevata: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Toscana.
È stato riscontrato un aumento dell’Rt e dell’incidenza in Valle D’Aosta e in Calabria.
L’età media di chi contrae l’infezione è tra i 40 e i 50 anni; cosa positiva che si incomincia a vedere un decremento di casi tra gli operatori sanitari.
Resta alta la pressione sugli ospedali, con un aumento nelle terapie intensive.
Alta l’incidenza (superiore ai 250 casi per 100mila abitanti), secondo i dati degli ultimi 14 giorni, aggiornato a ieri, in: Campania (233); Emilia Romagna (349); Friuli Venezia Giulia (410); Lombardia (293); Marche (284); Piemonte (355); P.A. Trento (249); Puglia (293); Toscana (251); Valle d’Aosta (292); Veneto (254).
La cabina di regia ha raccomandato il proseguimento della stretta. Intanto il Presidente Draghi ha confermato oggi la riapertura delle scuole dopo Pasqua, fino alle medie. Al vaglio il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 7 aprile.
Altra cosa che sta vagliando il Governo è una norma (con tanto di sanzioni) per far sì che il personale sanitario non possa rifiutare il vaccino.
“Chi non è vaccinato non può stare a contatto con i pazienti.” Ha sottolineato Draghi.
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