PIEMONTE – I 2032 nuovi casi positivi in Piemonte di oggi, venerdì 23 ottobre, hanno confermato quanto aveva annunciato in mattinata il Presidente della Regione Alberto Cirio, ossia il coprifuoco di notte.
Firmata l’ordinanza, emessa in accordo con il Governo, che in tutto il Piemonte non si potrà uscire di casa, ad eccezione di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute oppure il rientro a casa o presso la propria dimora, che dovranno essere certificate attraverso una autodichiarazione, dalle 23 alle 5. Il timore è che il sistema sanitario collassi, visto l’incessante aumento di casi ogni giorno. L’ordinanza sarà in vigore da lunedì 26 ottobre.
Oggi sono stati registrati, sempre in Piemonte, 9 decessi, di cui uno verificatosi oggi, e gli altri nei giorni scorsi. 107 il numero delle persone guarite.
In Canavese oggi sono stati registrati 243 nuovi casi, per un totale di 2160 persone positive sul territorio.
«D’accordo con i sindaci del territorio abbiamo cercato di evitarlo intervenendo con misure chirurgiche, ma gli ultimi dati ci costringono a questa decisione» spiega il presidente Cirio, al termine di una lunga giornata di confronto in costante contatto con il Ministero della Salute e con il territorio.
Fin da stamattina il Presidente e la Giunta sono stati impegnati nel dialogo con i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province, le Prefetture, i rappresentanti degli enti locali e delle forze economiche e produttive, per valutare la situazione e decidere le misure da adottare e tutti hanno condiviso questa decisione.
«Sono misure dolorose, ma condivise – spiega il presidente Cirio -, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri Presidenti, il Ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica».
Il modulo dell’autodichiarazione per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti è scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione Piemonte.
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