RIVAROLO CANAVESE – Un aumento della Tari pari al 26%. È emerso ieri sera, lunedì 28 settembre durante il Consiglio Comunale di Rivarolo Canavese.
A sollevare la questione è stato il Consigliere di opposizione Fabrizio Bertot del gruppo Riparolium.
“Qualcosa non torna: negli anni scorsi il Comune ha effettuato la scelta politica di coprire i costi dei servizi aggiuntivi, – ha dichiarato – come ad esempio lo spazzamento delle strade con la tasi, ora questa forma di fiscalità diffusa non si può più fare. Teoricamente non dovrebbe cambiare nulla, ma in realtà questo comune ha scelto di accorpare Tasi e Imu e di aumentare la tari, mediamente, del 26%. Questo è l’unico comune che, in questo anno difficile, ha scelto di aumentare la tariffa rifiuti e addirittura del 26 %. Difatti per legge l’aumento consentito non può essere superiore all’1,6 % e Rivarolo ha chiesto una deroga per poter effettuare un aumento di tale portata. Difatti la bolletta ricevuta dai cittadini in questi giorni è solo l’acconto. Potevate non accorpare, o comunque decidere di compensare abbassando le altre imposte, invece avete scelto di aumentare la tari e di incassare lo stesso le altre imposte. “

L’assessore Francesco Diemoz nella replica ha innanzitutto affermato che le dichiarazioni di Bertot erano corrette, ma, ha aggiunto, “È la visione che è diversa. Negli scorsi anni, per non infierire abbiamo cercato di coprire questi servizi con entrate diverse. Oggi non possiamo più farlo. Abbiamo anche ridiscusso il contratto con l’azienda abbassando il costo. Se guardiamo oggi vediamo l’aumento, ma se guardiamo gli anni passati vediamo gli sforzi fatti in precedenza per non aumentarla.”
“L’assessore dice che abbiamo aumentato adesso, ma non prima – ha concluso Bertot- ma non ci ha detto perché non ha diminuito le altre tasse. “
Diemoz ha precisato che la Tari è una tariffa, e che non è il Comune ad incassarla. “I cittadini saranno felicissimi di sapere che è solo una tariffa” ha chiuso ironicamente Bertot.