VENARIA / LA CASSA – “Ciao Stefano, anzi Guardiano di Costabella, ci mancherai tanto e noi continueremo a suonare quella campanella attaccata alla piglia di casa tua prima di cominciare la salita del percorso di mountain bike che partiva da casa tua”.
Lo ricorda con queste parole il Giuseppe Milieri presidente dell’Associazione Free Bike Venaria Reale ASD dove Stefano era socio da oltre 10 anni.
“Era prima di tutto un grande amico e un fratello per tutti noi” commenta tra le lacrime Militeri, tra i primi ad accorrere presso l’abitazione a La Cassa di Stefano Barbieri morto il giorno prima del suo compleanno stroncato da un infarto. La notizia del decesso, avvenuto nella serata di martedì, si è diffusa rapidamente in tutta Venaria, dove Stefano e la sua famiglia erano molto conosciuti, negli anni anni ‘80 gestiva con la famiglia la pelletteria in via Iseppon, campo che non ha mai abbandonato essendo rappresentante di capi in pelle delle migliore marche. Stefano amava le due ruote, prima da motociclista e poi da ciclista, innamorandosi di questo favoloso gruppo con cui condivideva l’amore e la passione delle due ruote, qualche ora prima della sua morte era ancora andato a fare una passeggiata pomeridiana a Mortera sopra Avigliana, la sua ultima pedalata. Verso sera un dolore allo stomaco, nulla che potesse fargli presagire che da li a poco sarebbe stato fatale e all’arrivo dei soccorsi non c’è stato nulla da fare. Una tragedia quella che ha colpito la moglie Nadia, la figlia Alessandra i parenti e gli amici che sono rimasti annichiliti dal dolore.
Stefano era un ragazzo forte e in gamba, così lo ricordano tutti. Nessuno avrebbe potuto immaginare che la sua vita venisse spezzata in un attimo. Senza neppure dare tempo ai familiari e ai parenti di capire cosa stesse succedendo. Resta il dolore, grande, di una comunità intera. Lo stesso dolore degli amici che da anni conoscevano Stefano e con lui condividevano la stessa passione per la bici che li rendeva liberi e che hanno inondato la sua pagina Facebook di messaggi di cordoglio ma anche di rabbia per una morte per molti difficile da comprendere.
“Siamo senza parole, ora ci rimangono soltanto tanti bei ricordi – è in lacrime Bruno Corbo – con lui abbiamo condiviso l’amore per la bici e per queste maglie che portiamo. Ci mancherai “Filosofo”. Era così che lo definivamo – spiega ancora Corbo – Stefano metteva sempre il buono su tutto era una guida per tutti noi”. Stefano non ha fatto in tempo a festeggiare il suo 56mo compleanno.
“Il 3 settembre avrebbe dovuto festeggiare e invece l’infarto ce l’ha portato via per sempre- non si da pace Giuseppe Milieri – era uno dei nostri soci migliori, benvoluto da tutti, lo chiamavamo il “Filosofo” perché prendeva la vita con leggerezza, non si arrabbiava mai. Assieme abbiamo percorso tanti chilometri e vinto tante sfide. Se ne va una parte di noi ci mancherai molto”.
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