CUORGNÈ – È stato trasferito ai domiciliari, il 25enne che ha sfasciato gli arredi di una stanza al Pronto Soccorso di Cuorgnè, lo scorso giovedì 23 luglio.
Questa mattina ha contattato telefonicamente la nostra redazione per fornire la sua versione dei fatti.
“Lo so, ho sbagliato a spaccare tutto, ma le cose stanno proprio così – ha dichiarato – giovedì mattina ho chiamato il 118 perchè non stavo bene. Appena sono arrivato mi hanno fatto entrare in quella stanza e hanno chiuso la porta. Ho chiesto di farmi uscire e mi è stato risposto che si ricordavano di me per quello che era accaduto con l’infermiere, che sono un violento, pericoloso, un caso psichiatrico e che avevano paura, quindi mi avrebbero lasciato lì e avrebbero chiamato i carabinieri. Io soffro di claustrofobia e non sopporto di stare chiuso, quindi ho dato di matto e ho iniziato a spaccare tutto.”
E ha aggiunto: “Non sono un caso psichiatrico, se lo fossi mi avrebbero fatto un tso. Mi scaldo quando mi mancano di rispetto, come quando l’infermiere ha strattonato la mia compagna. Mi hanno chiuso in una stanza senza motivo, e io ho dato di matto. Non è bello essere trattati così, non capisco perchè si debbano avere atteggiamenti di disprezzo nei confronti delle persone.”
