RIVAROLO CANAVESE – È Ugo Peroglio, 55 anni, di Rivarolo Canavese, l’uomo deceduto oggi, domenica 24 maggio, a Piantonetto, Locana.

Appassionato di Canyoning, stava percorrendo il torrente insieme ad un’altra persona.
Ugo è stato trasportato dall’acqua, e per lui, purtroppo non c’è stato più niente da fare. Per Ugo Peroglio questo genere di attività sportiva erano più di un sport, era un “modo di vivere”.
Nel 2015 aveva presentato a Cuorgnè, “Salto in Paradiso – 13° Raduno Internazionale di Canyoning”, portando in auge questo sport nelle valli canavesane.
La persona che era con lui, ha voluto raccontare, per fare chiarezza, come si è svolta la vicenda:
“Nè io nè Ugo eravamo su un’imbarcazione, in quanto l’attività di canyoning si pratica a corpo libero con l’utilizzo di muta, imbrago e corde, con lo scopo di percorrere a piedi/nuoto/calandosi il corso del torrente. Sia io che Ugo eravamo dotati di tutta l’attrezzatura di sicurezza necessaria per la pratica di tale attività e Ugo conosceva perfettamente il percorso in quanto scoperto ed attrezzato da lui stesso qualche anno fa. Fino a pochi secondi prima dell’incidente il torrente non era in piena, anzi era in condizioni perfette per la pratica dell’attività, valutate sia da me che da Ugo prima di cominciare il percorso. ) L’ondata di piena che ci ha travolto e non ha purtroppo lasciato scampo a Ugo è stata improvvisa e imprevedibile, in quanto creata dall’apertura meccanica repentina delle condotte fluviali presenti svariate centinaia di metri a monte della nostra posizione. La portata del torrente è infatti diminuita solo molte ore dopo, grazie all’intervento dei carabinieri che hanno sollecitato l’impianto a monte per chiudere le condotte. Il corpo di Ugo é stato recuperato a valle, trascinato dalla corrente, e non a metà percorso, dal soccorso alpino, nucleo sommozzatori del SAF e Vigili del Fuoco di Ivrea che hanno effettuato un intervento perfetto, anche se ormai inutile. L’allarme è stato lanciato da me, dopo essere fortunatamente riuscito a uscire dal torrente e a raggiungere il punto di partenza dove una coppia di escursionisti, che ringrazio, mi ha prestato i primi soccorsi. Non sono avvenute le ricerche della mia persona da parte dei soccorsi, in quanto al loro arrivo ero già tornato al punto di partenza. Infine tengo a sottolineare che Ugo ieri mattina era lucido e in forma oltre a essere in possesso di una lunga esperienza nell’attività di canyoning, ed aveva più e più volte solcato quel percorso in passato; nè io nè lui ci siamo quindi avventurati nel tragitto in modo sprovveduto o poco calcolato.”
LEGGI QUI L’ARTICOLO DELL’INCIDENTE
PER RICORDARLO, L’INTERVISTA FATTA NEL 2015
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