lunedì 7 Luglio 2025
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25 APRILE – Celebrazioni in forma ridotta, ma sentite (VIDEO)

Alpette, Castellamonte, Cuorgnè, Volpiano e Venaria Reale

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25 APRILE – Un 25 aprile diverso per tutti i Comuni. Celebrato in ogni dove, in un modo differente.

“Diverso per me come Sindaco – dichiara il Sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto – diverso per quelli che hanno ostinatamente cercato di mantenerne viva la memoria e che oggi avrebbero voluto essere come ogni anno presenti, diverso per tutti.
La mia non è retorica, non è politica, non è strumentalizzazione, ma solo semplici pensieri su cui riflettere nel momento che tutti viviamo, parole che dovrebbero per tutti tornare ad avere un significato, un significato alto.”

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“Sacrificio, Memoria, Resistenza, Libertà, Solidarietà, Democrazia. – Prosegue Pezzetto – Valori figli del sacrificio di quelle donne e di quegli uomini, valori che Il passare del tempo ha reso scontati per la maggior parte di noi, ma che oggi siamo costretti a riscoprire.
La memoria dei nostri nonni, che stanno cadendo inermi in questa nostra guerra, il sacrificio delle persone che oggi sono sul fronte, la difficile resistenza di tanti, la voglia di libertà, la riscoperta della solidarietà anche nelle piccole cose, nei piccoli gesti, il valore immenso della democrazia

Ancoriamoci a dei punti fissi del passato perché solo così potremo uniti vincere anche questa nostra guerra e tornare a respirare quel senso di libertà e voglia di ripartire.”
Depositate una corona al Campo della Gloria al cimitero capoluogo e una al monumento ai caduti al cimitero di Salto, oltre mazzi di garofani su tutte le lapidi dei caduti.

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“Il 25 aprile 2020 ricorrono i 75 anni della Festa della Liberazione; – ha dichiarato il Sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne – questo significativo lasso di tempo può farci riflettere sul fatto che tanti protagonisti e testimoni di quei giorni del 1945 ci abbiano purtroppo già lasciati e, parallelamente, come nell’emergenza che stiamo vivendo per il Coronavirus siano proprio le generazioni più anziane a essere maggiormente colpite, con il rischio di privarci della memoria. Il paradosso della riconquistata libertà è quello di aver permesso, da subito, attraverso la libertà di espressione garantita dalla nostra Repubblica (figlia della Resistenza), di criticare gli stessi fondamenti della festa del 25 aprile. Infatti, è proprio grazie al sacrificio di coloro che hanno combattuto nella Resistenza che è possibile negare la rilevanza di questo periodo storico per l’Italia. È perciò necessario ricordare e celebrare la Festa della Liberazione perché, se è e vero che è consentito avere opinioni diverse, è altrettanto vero che i valori fondanti della nostra Repubblica devono essere rimarcati e sostenuti dalle istituzioni che ne sono l’asse portante; e se è vero che anche nei giorni della Resistenza, come in tutte le guerre, si verificarono episodi negativi in entrambi i gruppi contrapposti, bisogna tuttavia evidenziare che ciò che conta è il risultato, ovvero che abbiano prevalso coloro che combatterono per gli ideali alla base nostra Costituzione.”

“E’ stata una cerimonia breve ma sentita. – Ha affermato il Sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza – Un ringraziamento ai rappresentanti dei Gruppi Consiliari presenti e dell’ANPI. Grazie ai volontari dell’Associazione Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e degli Alpini, tutti presenti e a debita distanza. Grazie alla Croce Rossa e ai Carabinieri in servizio, che non hanno potuto essere presenti perchè il momento è ancora estremamente difficile, e richiede il loro lavoro. Grazie a Don Angelo per aver portato la benedizione sulle corone poste sotto ai monumenti.”

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Nel commemorare la ricorrenza, in questo infausto inizio del 2020, la Città di Venaria Reale ha deciso di celebrare, ma in maniera estremamente sobria, nel rispetto delle regole sulla sicurezza sanitaria in vigore. Con le parole della memoria e con i gesti: una corona d’alloro deposta simbolicamente al monumento in piazza Vittorio Veneto, in ricordo dei caduti, spesso giovanissimi, protagonisti delle tante battaglie, avvenute anche nelle nostre vicine Valli di Lanzo, in montagna, in campagna, come sul nostro territorio, per non dimenticare cosa è stato, per non sottovalutare cosa potrebbe essere, per continuare a preservare e avere sempre in primo piano, i valori contenuti nella nostra Carta Costituzionale.


“Valori concreti, che riguardano la vita quotidiana di ognuno di noi. – Dichiara il Commissario Straordinario Laura Ferraris – Valori alti che propongono una società di solidarietà, di rispetto e riconoscimento dei diritti del lavoro, delle libertà individuali e collettive. Di pace e giustizia sociale. Una Costituzione moderna, che pone al centro l’uomo e la sua vita. Con le presenze ammesse dai provvedimenti restrittivi legati all’emergenza sanitaria, in rappresentanza di tutte le autorità pubbliche, della cittadinanza e delle associazioni partigiane e combattentistiche, al suono del Silenzio, rendiamo omaggio ai giovani caduti per la Resistenza: tra le vie cittadine in loro memoria, se ne contano circa 30. Giovani come Andrea Mensa, Aldo Picco, Primo Barbi Cinti, Giuseppe Paganelli, Don Giovanni Sapino, Gaetano Amati, Romolo Tessarin, solo per citarne alcuni. Giovani, di cui quotidianamente citiamo i nomi, intrisi di una vita che continuiamo a tramandare, grazie al continuo ricordo scandito dalle nostre labbra. Lotte e battaglie, spesso pagate con la vita, di cui noi tutti beneficiamo ora, con un valore che più si distingue tra gli altri: la libertà. Una libertà diversa da quella attuale, una libertà che è speranza, nonostante il dovere di restare a casa in questi giorni di emergenza epidemiologica che coinvolge l’intero pianeta. L’auspicio è che il 25 Aprile di oggi sia monito e speranza per noi tutti.”

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“L’emergenza sanitaria in corso – ha dichiarato il Sindaco di Alpette Silvio Varetto – impedisce quest’anno di ricordare, come si è sempre fatto, il 25 Aprile. Il Comune di Alpette e la locale Sezione dell’ANPI hanno organizzato un programma con la deposizione di omaggi floreali al Monumento ai Caduti, al Monumento agli Alpini, al Cippo degli Ex Internati, al Monumento agli Svizzeri e al Sacrario del Cimitero.”

A causa delle norme in atto l’iniziativa si è svolta in forma privata tra il vice sindaco e un rappresentante dell’ANPI.

La redazione ringrazia gli Amministratori che ci hanno inviato il video e le foto

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