VENARIA REALE – Si avvicina la data della Liberazione, avvenuta il 25 aprile e come da copione non vengono a mancare le polemiche.
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Viste le restrizioni sanitarie, quest’anno la commemorazione non avverrà con il consueto corteo per le vie della città, anche se sicuramente qualche corona verrà deposta per non dimenticare tutti quei morti caduti per la libertà.
E per non dimenticare che l’ Anpi sezione Venaria Reale, ha proposto, anche se solo virtualmente, di far cantare ai bambini della Scuola elementare De Amicis di Venaria e a chi lo volesse, Bella Ciao, il canto popolare italiano, da tempo inno storico della Resistenza.
È un canto che parla di liberazione, un canto associato ai partigiani che inneggiavano alla vita, con la prospettiva di un futuro libero e di pace. Un canto nato per unire e non certo per dividere, ma a quanto pare così non è stato: “Ho saputo da alcuni genitori, che mi hanno chiamato preoccupati, che l’Anpi Venaria sta chiedendo di far fare dei video ai loro figli mentre cantano ‘Bella Ciao’ da usare il 25 aprile – commenta sulla sua pagina social Matteo Rossino responsabile CasaPound – Strumentalizzare e politicizzare i bambini è quanto di più sporco ci possa essere. È immorale, ingiusto e vigliacco, insomma in perfetto stile ANPI. Suggerisco ai genitori una risposta per gli amici di Tito”.
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Mentre il consigliere di CasaPound Tony Cuttaia mostra il messaggio di una insegnante della scuola elementare De Amicis di Venaria: “Gentili famiglie mercoledì chiederò durante la videochiamata di cantare in gruppi la canzone Bella Ciao. Posso chiedervi di farli esercitare qualche volta? Vi invio l’audio con la base musicale”.
“Troviamo vergognoso – commenta – che si voglia utilizzare dei bambini per fini politici, la festa del 25 Aprile non è una festa Nazionale in quanto non accomuna tutti gli italiani e quella canzone è stata utilizzata da una parte politica ben definita, i minori delle scuole non si possono prestare a strumentalizzazioni di parte”.
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“Abbiamo mandato, via Whatsapp, un volantino a amici, conoscenti e altri contatti di altre sezioni Anpi di zona, – dichiara l’Anpi – chiedendo, a chi avesse apprezzato l’iniziativa, di mandarci un video del figlio che canta “Bella Ciao”. Da solo, con i fratelli o con i genitori. I diversi video saranno poi inseriti in un unico video, in cui la canzone verrà cantata a staffetta. Un modo per unire, in un unico canto, tante voci diverse. Questo volantino non è mai stato pubblicato su Facebook, né altrove on line, dato che riporta un numero di telefono e una mail personale, dati protetti da privacy.
I nostri concittadini educati e mai aggressivi di Casapound non si sono fatti scrupoli, una volta intercettato questo volantino, a consegnarlo a varie testate. Alcune di queste lo hanno anche pubblicato in internet. La conseguenza è che da ieri ricevo mail e telefonate anonime.
Come non ringraziare questi zelanti concittadini che per il bene degli infanti venariesi aizzano contro una perfetta sconosciuta i loro amici, noti per la morigeratezza, il linguaggio educato e la non violenza. Azioni che naturalmente qualificano chi le fa e non chi le riceve.
In ogni caso, si trattava di un invito, non di un obbligo.”
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“E badate bene – conclude Francesca Marzano, del direttivo Anpi – che l’Anpi non ha contattato le scuole, ma sono stati i genitori stessi a voler aderire, come era normale dato che il 25 Aprile è la Festa della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Alcuni genitori avranno messo l’invito in qualche chat di classe, cosa normalissima, e qualcuno invece di rispondere semplicemente “no grazie” ha trovato uno spunto per polemizzare sul nulla. Non vedo dove sia l’obbligo di cui vaneggiano questi signori. Detto ciò, specifico anche che l’Anpi ogni anno organizza il 25 Aprile con le scuole, mi chiedo perché in quei casi non siano partite mail anonime, e quest’anno che invece non lo ha fatto causa forza maggiore, sì. Forse perché insultarmi è più semplice di insultare un Dirigente Scolastico o un Sindaco? Ipotizzo. Ma vorrei anche sottolineare che tra ieri e oggi grazie ai mille articoli che sono usciti su questo progetto, stanno arrivando video da tutta Italia, tutti bellissimi. Noi non avevamo cercato questa notorietà, assolutamente.
Pazienza per gli insulti, alla fine come sempre pesano di più i ritorni positivi di quelli negativi. Quando il video sarà completato lo condivideremo, ma non aspettatevi grandi cose, lo sto montando io a casa mia, con mezzi caserecci. Sarà un bel canto di unione in questo periodo di distanze imposte. Non sarà come cantare tutti insieme al corteo, ma sarà comunque un omaggio ai nostri Partigiani Venariesi”
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