CANAVESE – I carabinieri della Stazione di Mathi hanno denunciato 15 persone, di cui 13 di nazionalità romena e due italiani, tutti residenti in Provincia di Torino, responsabili a vario titolo dei reati di violazione del diritto d’autore con diffusione abusiva di decoder e ricettazione.
I militari dell’Arma hanno individuato due insospettabili coniugi rumeni, di 33 anni e 39 anni, lui disoccupato e lei badante, e un loro connazionale di 40 anni, residente a Settimo Torinese, che hanno realizzato un vero e proprio laboratorio per la diffusione illecita di palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento, il c.d. Iptv (internet protocol television).
Durante l’attività investigativa, condotta da novembre 2019, sono stati sequestrati server e computer, mediante i quali era possibile ricodificare i dati delle pay tv, quali Sky, Dazn e Mediaset Premium, e distribuirli mediante il web grazie alla sottoscrizione di un abbonamento illecito (in gergo criminale, chiamato “Pezzotto”).
Grazie alle analisi dei dati telematici e al ritrovamento di un vero e proprio registro contabile, sono stati identificati i clienti che hanno acquistato i “pacchetti” illegali e sono stati denunciati per il reato di ricettazione. Il listino prezzi dell’attività criminale era il corrispettivo di 50 euro per ottenere il decoder e la sottoscrizione di un abbonamento di 350 euro annui per vedere “senza limiti” qualsiasi canale di pay tv.
L’indagine ha permesso di sequestrare, per successiva confisca, n. 1 server, n. 1 personale computer e n. 9 decoder.
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