IVREA – Il Movimento politico “Cambiamo!” si schiera dalla parte del Sindaco Stefano Sertoli, sostenendolo, nella polemica relativa all’interruzione del Carnevale di Ivrea e alla manifestazione estemporanea.
E lo fa con una nota inviata ai media, che pubblichiamo qui integralmente:
“Cambiamo! sostiene il Sindaco Sertoli, che ben si è comportato nella vicenda del blocco del Carnevale e del dialogo con i cittadini che hanno dato vita a una sfilata estemporanea «Il Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli ha effettuato le giuste scelte, sia formali che informali, in un momento delicato della vita cittadina, con l’esigenze di rispettare l’ordinanza regionale a favore della salute pubblica e le esigenze di limitare il malcontento che si è diffuso a seguito del blocco delle manifestazioni carnevalesche». È questo l’opinione del circolo eporediese di Cambiamo!, movimento politico fondato dal Governatore della Liguria Giovanni Toti e che dallo scorso dicembre è presente anche in Canavese. «Ricordiamoci – precisa Diego Borla, coordinatore del circolo – che il Sindaco ha l’obbligo di salvaguardare la salute pubblica, ma anche l’ordine pubblico. Se quindi bene ha agito nel bloccare il Carnevale nel momento in cui dal Ministero della Salute, di intesa con il presidente della Regione Piemonte, è stata emessa un’ordinanza in tale senso, altrettanto bene ha fatto l’indomani ad evitare che, a seguito di una “sfilata” estemporanea, gli animi potessero esacerbasi, cosa che sarebbe potuta avvenire se avesse obbligato i presenti a sciogliere immediatamente l’assembramento».
“Inoltre, ricordano i membri di Cambiamo!, l’ordinanza emessa da Ministero e Regione, ovviamente, non impone il coprifuoco e quindi non stabilisce il divieto di riunione pacifica dei cittadini. In un momento in cui un gruppo di persone, già irritate per aver dovuto rinunciare alla loro manifestazione del cuore, pacificamente si uniscono e si radunano sotto Palazzo di Città, cosa avrebbe potuto fare il Sindaco? Chiamare la Polizia Municipale e ordinare la carica a suon di manganelli per disperdere i pacifici cittadini? E in queste domande retoriche vengono, volutamente, impiegati termini e toni che sicuramente oggi vedremmo rimbalzare sui social se, al contrario di quanto realmente fatto, il Sindaco Sertoli avesse optato per una linea diversa da quella scelta, ovvero di dialogo e di persuasione. Il Sindaco, di fronte a persone che violavano se non la lettera dell’ordinanza, sicuramente la sua logica, altro non ha fatto che dialogare, manifestare il proprio dispiacere per l’interruzione della manifestazione e invitare i principali personaggi del Carnevale in Comune, in tal modo facendo venir meno le ragioni che avevano spinto la gente ad adunarsi e, così, pacificamente, facendo sciogliere la piccola folla.
«L’impressione – prosegue Borla – è che si stia cavalcando per mere ragioni di speculazione politica, una situazione che non poteva essere gestita in modo diverso da come è stata gestita: c’è adesso chi dice che il Sindaco avrebbe dovuto bloccare il Carnevale già prima di domenica. Ma, mi chiedo, con quale autorità? Per quali ragioni? Con che conseguenze? Se infatti in maniera onesta ripercorriamo le tappe dell’escalation della crisi, vedremo che fino a sabato non c’erano indicazioni di uno stop. Per massima sicurezza il Comune ha anche interpellato la Prefettura chiedendo se dovevano bloccare il Carnevale e la risposta è stata “continuate, ma state pronti per l’evolversi della situazione”».
Se dopo il blocco avvenuto a seguito di un’ordinanza regionale si è creato il malcontento che si è creato, cosa sarebbe potuto succedere se autonomamente il Sindaco avesse bloccato tutto già sabato sera? Migliaia di persone pronte a partecipare che avrebbero trovato la città bloccata non sarebbero state un pericolo per sé e per gli altri? «Quello che vorremmo è un po’ di onestà intellettuale da parte di certe forze politiche – chiudono i membri del circolo di Cambiamo! Di Ivrea e Canavese -. Il Sindaco per assicurare la salute pubblica giustamente ha fermato il Carnevale. E il Sindaco, per assicurare l’ordine pubblico, ha scelto il dialogo con chi lamentava il blocco. Scelte equilibrate e di buon senso».”
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