BROSSO – Ancora nessuna bonifica alla discarica a cielo aperto, trovata in Località Calussa a Brosso. Sversati pneumatici, piastrelle, pezzi di asfalto e plastica, olio motore; e ancora, assi, travi, serramenti, porte. bombole spray…insomma, un po’ di tutto.
Gli Agenti di Agriambiente erano intervenuti il 22 giugno 2019, a seguito di segnalazione anonima e avevano riscontrato un abbandono di rifiuti di considerevoli dimensioni, nonché uno sversamento di materiale terroso ad opera di un soggetto di nazionalità moldava che stava ultimando le operazioni di scarico in concomitanza dell’arrivo degli operatori Agriambiente. Gli Agenti avevano quindi proceduto all’identificazione del soggetto e con i necessari rilievi atti a documentare lo stato dei luoghi.
Effettuando le dovute ricerche, si è proseguito con la redazione di dettagliato verbale, riscontrando che il sito di sversamento, di proprietà pubblica in quanto appartenente al Comune di Brosso, risultava altresì vincolato sotto il profilo idrogeologico ai sensi della Legge Regionale 45/89.
L’aspetto più preoccupante della questione risiede nel fatto che una quantità imprecisata di rifiuti fosse stata sversata su un pendio ad elevata acclività, in zona soggetta a frane e smottamenti, in totale assenza di regimazione delle acque piovane della limitrofa viabilità pubblica, con il concreto pericolo che si verificassero franamenti a valle nell’alveo del torrente Assa, con imprevedibili conseguenze per i nuclei abitativi sottostanti, nonché per l’inevitabile inquinamento del corso d’acqua.
Agriambiente ha quindi trasmesso il verbale al Comune di Brosso, nonché ai Carabinieri Forestali ed all’ARPA, in modo che si potessero mettere in atto immediati interventi di bonifica e stabilizzazione del versante.
L’attività di monitoraggio è
proseguita ad opera degli agenti Agriambiente anche nei mesi
successivi, riscontrando tuttavia una certa inerzia nell’attuazione
dei necessari, quanto doverosi, provvedimenti.
Nel mese di
dicembre 2019, decorsi ormai circa 6 mesi dal riscontro e dalla
segnalazione della discarica, senza che nessuna comunicazione
ufficiale fosse pervenuta all’Associazione Agriambiente da parte
del Comune di Brosso, è stato constatato come l’Ente Pubblico
avesse semplicemente provveduto all’emanazione di apposita
Ordinanza Sindacale, finalizzata al divieto di abbandono rifiuti
ingombranti e sfalci di origine vegetale, delimitando l’area di
sversamento, senza attività di ripristino o bonifica. Il Comune
successivamente mandò una nota alla Città Metropolitana, ad
Agriambiente e ai Carabinieri Forestali sullo stato dei fatti.
Dalla nota trasmessa dal Comune di Brosso, è emerso che il sito in questione fosse impiegato fino agli anni ’70 quale sede “della classica discarica di paese” e che il materiale scaricato fosse riconducibile “maggiormente a materiali deteriorabili quali sfalci ramaglie e pezzi di legno”. Ma, in realtà, nella discarica c’è di tutto, anche rifiuti riconducibili all’attività edilizia.
Tutto questo la rende una “vera bomba ecologica”, specie in considerazione che il pendio potrebbe franare a valle inquinando il torrente Assa.
“Al fine di tutelare l’Ambiente e di garantire la pubblica incolumità è dunque doveroso attivare quanto prima, – dichiara Agriambiente – seri interventi di bonifica e/o rispristino stato dei luoghi: la Direzione regionale del Piemonte Agriambiente porterà dunque avanti ogni azione necessaria al raggiungimento dell’obbiettivo prefisso, valutando i successivi adempimenti conformemente alla normativa vigente in materia.”
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