lunedì 14 Ottobre 2024

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RIVAROLO CANAVESE – Si è spento Eugenio Guarini

“A pensarci bene, ho avuto una vita tutta sbagliata che, alla fine, si è rivelata la più giusta per me!”

RIVAROLO CANAVESE – Si è spento ieri sera, lunedì 6 gennaio, Eugenio Guarini, 80 anni, ex Professore di Filosofia del Liceo Scientifico “Aldo Moro” e artista.

Da tempo lottava contro ad un male incurabile, con la forza, la determinazione e la solarità che lo contraddistingueva.

È rimasto attivo su FaceBook in contatto con il mondo esterno, fino quasi all’ultimo con frasi profonde come: “Uno dei regali più preziosi del tumore? Un rapporto più ricco con i miei figli. La prospettiva di andare verso la fine tenendoci per mano, sereni, mi dà un senso di intima gioia, desiderato da sempre.” Oppure: “A pensarci bene, ho avuto una vita tutta sbagliata che, alla fine, si è rivelata la più giusta per me!”

Riportiamo, dal suo sito web, la biografia, scritta di suo pugno:

“Ho passato in Toscana la mia infanzia, selvaggia e sensuale. Poi gli studi a Torino Roma e Milano. Mi laureo in Filosofia e faccio per trent’anni il professore nei Licei nella Provincia di Torino. Mi appassiono dello stare con i giovani e del pensare filosofico. E della parola. La capacità che ha la parola di mettere in chiaro. Di far vedere alla mente. Consapevole però che per molte forme di conoscenza non abbiamo ancora abbastanza parole.
Alla fine degli anni Ottanta scopro la cultura della creatività. Ne seguo il richiamo. Vi trovo un mondo dove posso esprimere meglio quello che sono, modalità di pensiero e di sentire che allargano l’intraprendenza e la passione.

Lascio la scuola e nell’agosto del 97 e decido di impegnarmi nella pittura. Una modalità espressiva che mi riesce spontanea anche se non ho una scuola d’arte alle spalle. I colori e le pennellate mi consentono un’immediatezza non filtrata da categorie concettuali. Vengo così a conoscere ed accettare parti di me che non avevano ancora trovato accesso alla consapevolezza.

Accetto il richiamo e la sfida dell’universo della donna, la sensibilità, le emozioni e il modo di pensare della donna. L’urgenza di avviare una comunicazione nuova tra uomini e donne. Sono colpito dalla ricchezza e dallo spessore della consapevolezza femminile.

Cerco canali espositivi consoni alla mia vocazione, lontana dal mondo ufficiale dell’arte, e scopro il mio pubblico: giovani, per lo più trentenni, alla ricerca di nuove energie e di stili di vita creativi, intraprendenti, coraggiosi e portatori di esigenze di vitalità. Giovani che lavorano attivamente per sottrarsi ai condizionamenti delle abitudini e delle regole del gioco stabilite, incontrando se stessi ed espandendo la propria umanità.

Si crea una sorta di comunità a maglie larghe di affini e nel maggio del 2002 invento una newsletter per rimanere in contatto con questi amici, per sostenere la ricerca e la sfida. Questo blog è lo sviluppo fisiologico di quella newsletter.

Sono convinto che il meglio sia vivere nella fedeltà a se stessi, facendo quello che si ama e nel modo in cui lo si ama. E credo che sia possibile.” Ciao Eugenio.

I funerali verranno celebrati giovedì 9 gennaio alle 9 presso la Parrocchia di San Giacomo.

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