SETTIMO TORINESE – Incontro Ministeriale Olisistem Start lo scorso 12 dicembre. Le organizzazioni Sindacali chiedono un forte intervento del Governo sulle committenze e sulla proprietà al fine di bloccare una probabile catastrofe sociale.
L’incontro si è svolto presso il Ministero del Lavoro, alla presenza dei rappresentanti del Mise, del MDL, delle Regioni Lombardia, Piemonte e Lazio un incontro con le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni per il comparto telefonico e Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil per il comparto metalmeccanico, con all’ordine del giorno la Vertenza Olisistem Start.
Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso tutta la preoccupazione derivante dal progetto di spacchettamento societario e avvio del concordato preventivo in continuità dichiarato dai vertici di Olisistem Start. Un piano che prevederebbe tra cessioni, fitti di rami d’azienda, costituzioni di una newco, uno spacchettamento in oltre 5 società con la previsione di un esubero superiore a 250 addetti.
Il Sindacato Confederale ha chiesto ai rappresentanti del Governo e delle Regioni interessate di intervenire sulle committenze e sulla proprietà di Olisistem Start (Alma in amministrazione straordinaria) per bloccare questa fumosa operazione societaria dagli incerti esiti che comporterebbe esuberi ben più elevati, oltre che un peggioramento delle condizioni salariali delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.
Nello specifico le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto un intervento su: Intesa San Paolo al fine di responsabilizzare il gruppo bancario sugli effetti nefasti di questa operazione prospettata sulle attività di Contact Center ed assistenza tecnica ad esso collegate, che impatta più di 600 lavoratori principalmente allocati tra Roma, Torino e Milano. Poste Italiane per dare informazioni certe sulla assegnazione del Lotto riguardante Roma e L’Aquila che interessa circa 400 dipendenti; le commesse pubbliche Uniacque, Lombardia Sistemi, Sogei, Iren, Grandi Stazioni, Atm, per complessivi 300 addetti, le commesse private Cavalieri di Malta, Cassa Forense, per un totale di 250 lavoratori.
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