VENARIA REALE – Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo più famoso del mondo, è tornato. E non è solo, con lui ci sono anche Jigen, Goemon e Margot. Eppure non siamo in un racconto di Maurice Leblanc, o in un fumetto di Mangaka, o in un film, un manga o un cartone animato: siamo qui e ora… ma come è possibile trovarsi oggi in un teatro, borseggiati proprio da Lupin in persona?! Va in scena venerdì 15 novembre alle 21 al Teatro Concordia di corso Puccini a Venaria Reale “Io, me e Lupin”, prodotto da Fondazione Tpe e Onda Larsen Teatro (biglietti a 13 euro, in vendita su www.vivaticket.it).
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Lo spettacolo, per la regia di Lia Tomatis con in scena Riccardo De Leo, Luciano Faia, Gianluca Guastella e Valeria Tardivo, strizza l’occhio a un pubblico giovane e a tutti gli appassionati di Lupin. Ma non solo. Lo fa attraverso una storia contemporanea, di ragazzi qualificati e super formati alla ricerca di lavoro e opportunità: quando non restano altre via d’uscita, può anche nascere l’idea di mettere su una banda, senza tralasciare una certa classe e una certa “esigenza artistica” per farlo. Pertanto, perché non ispirarsi a uno dei propri eroi d’infanzia: lui, Lupin?
La cosa sembra funzionare bene, anzi forse fin troppo bene, fino a sfuggire loro di mano: e così il gioco alla sopravvivenza di quattro sprovveduti diventa una moda così diffusa tanto da costruire una sorta di realtà alternativa. Come uscirne? Ma soprattutto: occorre uscirne? Si aprono, dunque, una serie di interrogativi che riguardano tutti, banda e pubblico: quanto siamo condizionati nelle nostre azioni, ciò che ci piace, ci piace davvero o ce lo facciamo piacere? E le nostre identità, noi stessi, siamo ciò che siamo oppure diventiamo ciò che è necessario? E cosa altro potremmo essere?
E quanta consapevolezza c’è, e quanta ne serve per riconoscere i condizionamenti che subiamo? E cosa succederebbe se le mode prendessero ufficialmente e definitivamente il sopravvento (se così già non è)? Queste, e altre, le domande che sottendono questa nuova commedia di Onda Larsen che, come al solito, fa ridere affondando però un po’ il coltello nella nostra società, svelandone le falle e le contraddizioni.
E’ stata selezionata dal Torino Fringe Festival e fa parte del progetto “Fringe in rete”.
Le scene sono di Valentina Menegatti e Jacopo Valsania, disegno luci Mauro Panizza, costumi Valentina Menegatti.
Informazioni allo 011/4241124 e su https://www.teatrodellaconcordia.it/eventi/io-me-e-lupin/.
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