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TORINO – Consegnavano droga a domicilio: oltre una ventina di arresti (FOTO E VIDEO)

Un'intera famiglia con diversi complici; facevano pagare anche un sovrapprezzo chilometrico

TORINO – Consegnavano a domicilio stupefacenti pretendendo un sovrapprezzo per le spese di carburante in base alla distanza chilometrica da percorrere.

Le ordinazioni avvenivano tramite telefono, Whatsapp e Facebook con un linguaggio in codice. Questo è il modus operandi ideato da un intero nucleo familiare (marito, moglie e figlio) del torinese, con la complicità di 20 persone, nei cui confronti i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo altrettanti provvedimenti restrittivi in carcere.

L’indagine dei carabinieri, coordinati dal Gruppo Criminalità Organizzata Comune e sicurezza Urbana della Procura della Repubblica di Torino, ha consentito di interrompere un’attività di spaccio di cocaina, marijuana e hashish nell’hinterland del capoluogo piemontese e nelle province di Biella, Cuneo e Verbania.

In particolare, i carabinieri della Compagnia di Moncalieri hanno documentato oltre 400 cessioni di dosi e segnalato alle Prefetture competenti 150 assuntori. Sono ancora in corso una trentina di perquisizioni.

AGGIORNAMENTO – L’operazione è stata illustrata in conferenza stampa.

Questa mattina, nelle province di Torino, Biella, Cuneo e Verbania, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 22 indagati per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I clienti ordinavano la droga soprattutto tramite Whatsapp e Facebook e occasionalmente, come scrive il GIP nell’ordinanza, con telefoni cellulari ma con un linguaggio in codice: pizza, pantaloni, gambe, amici e camicie.
I clienti pagavano un sovrapprezzo per le consegne che avvenivano a domicilio (anche a Biella, Cuneo e Verbania). Il nucleo familiare si avvaleva della sostegno di una ventina di “collaboratori” per vendere le dosi a più di 150 clienti. Sono state documentate cica 400 cessioni di stupefacenti.

Le indagini sono incominciate nel 2018 quando un minorenne era stato denunciato dai carabinieri per aver spacciato hashish ad alcuni coetanei in un fast food di Beinasco. I successivi accertamenti dei carabinieri della Stazione di Beinasco hanno permesso di individuare una rete di piccoli spacciatori che con il tempo è riuscita ad acquisire il controllo del mercato della droga a Orbassano, Beinasco e di alcune zone di Torino. La droga era importata dall’Albania.

Nel corso delle indagini sono stati individuati 28 pusher, tra denunce e arresti, sequestrati oltre 16 kg di stupefacenti, tra cocaina, hashish e marjuana. Sono state eseguite decine di perquisizioni a Torino, Biella, Cuneo e Verbania, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti contigui al gruppo criminale.

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