lunedì 14 Ottobre 2024

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STRAMBINO – Imbrattano per divertimento i muri di Strambino e Romano: fermate 6 persone

Tra loro 5 sono minorenni; i fermati sono residenti a Strambino, Candia e Romano Canavese

STRAMBINO – I Carabinieri della Stazione di Strambino hanno segnalato al Tribunale per i Minori di Torino e all’Autorità Giudiziaria di Ivrea rispettivamente 5 studenti (ricompresi tra i 15 e i 17 anni) ed un giovane ventunenne Q.I., tutti residenti a Strambino, Candia e Romano Canavese, autori di danneggiamenti e imbrattamenti, avvenuti nel periodo giugno/agosto, sui muri delle abitazioni private e degli edifici pubblici della cittadina di Strambino.

La “noia” e la consueta ricerca di forti emozioni ancora una volta all’origine di tali episodi, che hanno condotto i Carabinieri della Stazione di Strambino, alla luce della rilevata escalation di eccessi riscontrata nel periodo estivo, ad indagare e porre un freno al delicato fenomeno.

E così è stato sufficiente per i militari dell’Arma visionare con attenzione le telecamere di sorveglianza della città per rinvenire immortalate le “gesta vandaliche” dei minori, tutti appartenenti alle famiglie bene della cittadina piemontese, intenti a imbrattare un capannone industriale, al cui interno i minori si erano introdotti, dopo averne forzato la porta d’accesso, prima di lasciare indelebili i loro segni distintivi.

Uno dei piccoli “teppisti” veniva tra l’altro individuato quale autore del furto di una bicicletta asportata nella pubblica via, di proprietà di una donna del luogo. La bicicletta, recuperata, veniva prontamente restituita alla proprietaria.

Sarebbe invece stato non occasionale ed abituale il comportamento del giovane ventunenne Q.I., resosi responsabile, dal mese di giugno, di reiterati imbrattamenti sui muri di abitazioni private ed edifici pubblici sia a Strambino che nella cittadina di Romano Canavese, firmando poi sempre il proprio misfatto, apponendo in calce alle scritte redatte con la vernice, un personale segno distintivo: “ZTK 2019”.

A suffragare questa generale smania di protagonismo, si sottolinea che molti dei minori non si limitavano ai citati “silenziosi raid”, ma ne documentavano successivamente i contenuti on-line, pubblicando con vanto le foto sui social-network, per una condivisione con i coetanei.

I genitori dei ragazzi, informati degli incresciosi episodi, si sono resi disponibili a ripristinare lo stato dei luoghi, risarcendo i danni.

I baby vandali e il maggiorenne sono stati rispettivamente segnalati e denunciati al Tribunale per i Minori di Torino e all’Autorità Giudiziaria di Ivrea, rispettivamente per “deturpamento e imbrattamento di cose altrui, danneggiamento e, limitatamente ad uno di loro, anche per furto aggravato,” non escludendosi possano esser altresì obbligati a ripulire e ripristinare lo stato dei luoghi, risarcendo il danno inferto alla collettività.

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