IVREA – I Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Matteo Liccione 65 anni, residente a Torino, coniugato, con plurimi precedenti, per reati contro il patrimonio.
E’ accaduto tutto qualche giorno fa a Ivrea, all’ora di pranzo, quando un assistente capo della Polizia di Stato, nel far rientro a casa, libero dal servizio, ha sorpreso due individui, con al collo un cartellino plastificato “Cantieri Città di Torino”, intenti a forzare con delle chiavi e un palanchino la porta di ingresso di un appartamento dello stabile.
Dopo essersi qualificato, l’agente è stato spinto a terra dai due malviventi, prima della fuga.
Nella circostanza, mentre uno dei due ladri riusciva a dileguarsi per le scale, Liccione è stato bloccato dall’agente che ha poi richiesto l’ausilio dei militari dell’Arma.
L’immediato intervento dei Carabinieri della Stazione di Ivrea ha consentito quindi di assicurare il predetto alla giustizia, traendolo compiutamente in arresto.
Ai militari intervenuti, Liccione ha confidato poi la sua frustrazione, riferendo, pur a fronte di un’attività lavorativa quotidianamente espletata, di esser stato indotto a delinquere per placare il “vizio” del gioco d’azzardo.
L’Autorità giudiziaria, nel convalidare l’arresto, sulla scorta dei plurimi precedenti contro il patrimonio e alla luce degli elementi desumibili dalla personalità del soggetto, applicava nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere.
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