MONCALIERI – Prima di affidare i cani ad un dog sitter, è sempre meglio conoscere a chi li si affida, altrimenti si rischia il peggio.
È quanto è accaduto ad una donna che, in previsione della partenza per Napoli, non potendo portare con sé il suo Jack Russel, ha trovato un dog sitter, un uomo sulla settantina, a Moncalieri, al costo di 12 euro al giorno. Dopo due giorni che era partita, l’uomo l’ha contattata dicendo che il cane era scappato. La donna è allora subito ripartita verso casa. Arrivata ha scoperto che il suo fedele amico era scappato dopo solo un’ora e mezza che l’aveva lasciato.
La donna ha iniziato quindi la ricerca del suo cagnolino, tanto importante anche perchè fondamentale per la pet terapy della figlia. Recatasi presso la stazione dei Carabinieri di Nichelino per fare denuncia, le è stato detto che si sarebbe dovuto recare il dog sitter (responsabile di averlo perso) presso la stazione dei Carabinieri di Moncalieri. L’uomo, andando a fare denuncia, ha dichiarato che il cagnolino era a casa sua in stallo gratuito.
Questa mattina, nella casa dove il dog sitter vive con la compagna, in via Mongiva a Moncalieri, sono intervenute due squadre di Operatori del Corpo Agriambiente Regionale, circa una ventina di uomini, coordinati dagli istruttori Simone C. e Daniele G.
Il proprietario li ha fatti entrare senza problemi. Gli operatori hanno effettuato un giro per la proprietà e nella casa hanno trovato una ventina di cani, tutti dotati di microchip, che vivevano in uno stato di completo abbandono, nella sporcizia più assoluta. L’uomo si è giustificato dicendo che erano cani che aveva salvato da persone che li maltrattavano.
Le Guardie Zoofile hanno fatto anche un’altra scoperta: in una camera da letto, anch’essa in completo stato di abbandono, viveva la suocera 93enne dell’uomo. A quel punto sono intervenuti, per quest’altra questione, il 118 e i Carabinieri, che ora vedranno come procedere.
Per quanto riguarda i cani, invece, ora si cercherà di risalire, tramite il microchip, ai proprietari per capire come stanno veramente le cose. Tramite l’Asl poi, si vedrà come procedere.
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