lunedì 9 Dicembre 2024

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RIVAROLO CON ROSTAGNO – Oggi vi raccontiamo una storia

RIVAROLO CON ROSTAGNO – È una storia fatta di numeri. Anzi, di numeri e di ferite, perché spesso anche i numeri feriscono. La cosa buona delle ferite però è che, se vengono adeguatamente curate, si rimarginano. Se poi sono curate davvero bene, pian piano scompaiono anche le cicatrici. È tuttavia importante che queste cicatrici non scompaiano anche dalla memoria.

La storia non è mai una foglia di fico, è cronaca che si è rimarginata, ma non dev’essere mai dimenticata, perché chi sbagliò un tempo non sia rimesso nelle condizioni di sbagliare di nuovo.

Abbiamo lavorato sodo, in questi cinque anni, partendo da ferite profonde, perché un commissariamento non è mai uno scherzo. Abbiamo badato più a fare che ad apparire, perché il lavoro da svolgere era davvero tanto e non c’era tempo per perdersi in fronzoli.

Al 31 dicembre 2013 la cifra riguardante i mutui era di 4.392.000 euro. Nel 2018 la cifra è scesa a 3.622.000 euro.

Abbiamo definitivamente chiuso la vertenza Unicredit con un esborso di 150.000 euro, a fronte di un passivo che – se consideriamo il valore della locazione, la perdita di Rivarolo Futura e l’atto di pignoramento – ammontava a 5.000.000 di euro.

In tre anni, dal 2015 al 2018, abbiamo dovuto sborsare oltre 154.000 euro in spese legali per contenziosi pregressi.

Infine ancora un numero, ma bello lungo: 3.867.810 euro. È la quota di competenza del Comune di Rivarolo sul debito ASA di 16.890.000 euro.

Dal 2014 al 2018 per ripianare questo debito su segnalazione del Revisore dei Conti e della Corte dei Conti abbiamo dovuto obbligatoriamente accantonare quote considerevoli di avanzo di amministrazione fino ad arrivare a 3.616.042,17 euro nel 2018.

Somme altissime, per Rivarolo, che non sono potute essere impiegate per opere e servizi. 
Ferite profonde, che sono state curate e rimarginate con fatica, con pazienza e, ora possiamo dirlo, con successo. Anche perché per coprirle non sarebbe bastata una foglia di fico: ci sarebbe voluta un’intera piantagione.

Intanto, continuiamo a lavorare.

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