RIVAROLO CANAVESE – La Croce Rossa Italiana ha lanciato una campagna denominata “Non sono un bersaglio”, che denuncia i costanti attacchi agli operatori sanitari in teatri di conflitto in tutto il mondo, ma anche in altri contesti come le città e le province italiane.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone su questa situazione.
La Croce Rossa Comitato di Rivarolo Canavese ha organizzato un’iniziativa nell’ambito di questa campagna che ieri, domenica 10 febbraio, si è svolta all’Urban Center.
All’esterno sono state montate delle tende pneumatiche, una allestita con uno scenario di guerra che simulava la morte violenta di due operatori sanitari di Croce Rossa, e una seconda allestita in modo normale.
Oltre al coinvolgimento dei bambini come giochi, è stato fatto, all’interno del Centro Commerciale, un flash mob molto significativo, con in centro un giovane dal volto travisato e una mitraglietta, e intorno i sanitari.
Per tutta la giornata i volontari hanno portato addosso un cartello con scritto “non sono un bersaglio” in diverse lingue, proprio per precisare l’internazionalità del problema. La manifestazione verrà ripetuta il 16 febbraio a San Francesco al Campo.
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