CHIOMONTE – Questa mattina, venerdì 1 febbraio, il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si è recato a Chiomonte in visita al cantiere Tav.
Momenti di tensione nei pressi del Varco 1 del cantiere quando un centinaio di appartenenti al centro sociale Askatasuna ed anarchici aderenti al movimento No Tav, hanno effettuato un presidio, nel corso del quale hanno tentato di superare gli schieramenti della forza pubblica predisposti a tutela del sito. I tentativi sono stati contenuti da personale della Polizia di Stato in servizio.
Nel corso della manifestazione, il personale della Digos ha identificato 45 antagonisti: 4 di essi, 2 donne e due uomini, poiché già sottoposti al foglio di via obbligatorio dal Comune di Chiomonte emesso dal Questore di Torino Francesco Messina, saranno denunciate all’Autorità Giudiziaria.
Salvini al suo arrivo ha detto: “Se tornare indietro costa come andare avanti, io sono per andare avanti”, rimarcando il sostegno alle Forze dell’Ordine.
“Siamo lieti che oggi il ministro Salvini porti fisicamente la propria vicinanza alle forze di Polizia impiegate per difendere il cantiere del Tav – dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP – Sono ormai quasi 8 anni che in uno scenario operativo unico in Italia migliaia di donne e uomini in divisa, dimenticati dalla maggior parte della politica, devono garantire i lavori di un’opera strategica per l’Italia”.
E aggiunge: “Non entriamo nel dibattito sull’utilità dell’opera ma non ignoriamo le dichiarazioni di questi giorni, alquanto sorprendenti, circa la collocazione politica di coloro che fin dagli albori dei lavori a Venaus nel 2005 attentano alla vita degli operatori delle forze dell’ordine. A coloro che vorrebbero cambiare la storia per utilizzarla contro il governo di turno vogliamo dire che noi abbiamo buona memoria e non dimentichiamo mai chi siano i professionisti della violenza, di quali coperture politiche hanno sempre goduto in questa città ed in Italia né, tanto meno, nessuno dei nostri feriti causati da loro in questi lunghi anni.”
“Grazie dunque al ministro Salvini, – conclude – chiunque ha il coraggio di stare apertamente dalla nostra parte avrà sempre il nostro rispetto”.
Di differente avviso, Francesca Frediani, Consigliere Regionale del Movimento Cinquestelle, che dichiara: “Salvini non ha capito nulla. La Val di Susa non è un territorio da selfie e slogan ad effetto in favore di telecamere. Dopo quasi 30 anni di opposizione al TAV, pretendiamo rispetto e risposte. Non la solita passerella condita da frasi fatte. Siamo cittadini di questo Paese anche noi. Basta con le parole, i numeri improvvisati, le sparate mediatiche: quest’opera va fermata, non “rivista” e nemmeno “revisionata”. E’ ora di chiudere quell’inutile cantiere già costato fin troppo alle tasche dei piemontesi e di tutti i cittadini italiani.”
La Torino -Lione è una linea ferroviaria per merci e passeggeri che si estende per 270Km di cuil il 70% in Francia e il 30% in Italia. Oggi è in costruzione la sezione transfrontaliera della linea, per un totale di 65 Km. L’elemento principale è il tunnel di base del Moncenisio a doppia canna di 57,5 Km, di cui 45 in territorio francese e 12,5 in territorio italiano. A conclusione di 205 sedute di lavoro durante le quali sono state approfondite 10 alternative di percorso, nel 2013 si è giunti al tracciato definitivo che ha modificato totalmente il progetto poi approvato nel 2015 e integrato nel 2016 da un Protocollo addizionale. Tra la fine del 2016 e il 2017 il Parlamento italiano e quello francese hanno ratificato l’accordo che ha dato il via ai lavori. Il 21 marzo 2018 il Comitato Interministeriale per la programmazione economica ha approvato il progetto di variante dei cantieri sul versante italiano che prevede la realizzazione dei lavori principali dell’opera a partire da Chiomonte anziché da Susa.
La messa in servizio del tunnel di base è prevista per il 2030. Il costo della sezione transfrontaliera è di 8,6 miliardi di euro. Il 40% dell’Importo è cofinanziato dall’Unione Europea, mentre la quota restante è suddivisa tra i due paesi (35% per l’Italia e 25% per la Francia).
Ad oggi è stato scavato oltre il 15,5% dei 162Km di gallerie previste per l’opera, A Chiomonte lo scavo dei 7 km del cunicolo geognostico è stato completato a febbraio 2017. La galleria servirà come accesso al cantiere del tunnel di base. Sono stati inoltre realizzati 68 km di sondaggi geognostici e carotaggi in Italia e in Francia.
Il kick off dei lavori è dato dalla realizzazione di quattro opere preliminari tre in territorio francese e una su quello italiano, ossia lo svincolo autostradale di Chiomonte sulla A32.
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