TORINO – Trovato un cadavere nei locali dell’ex Moi, ex mercato ortofrutticolo e dal 2006, villaggio olimpico. Il villaggio, occupato dal 2013, era stato oggetto di sgombero dal novembre 2017.
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La vittima è un cittadino nigeriano di 33 anni, Andrew Amin. Oggi è scattato l’allarme per il cadavere che si trovava nella palazzina che si affaccia su via Giordano Bruno, ma non si esclude che possa essere deceduto ieri. Avvalorata la tesi dell’omicidio dal corpo massacrato. La scientifica sta operando proprio in queste ore. Qualcuno ha evidenziato un collegamento con l’aggressione avvenuta ieri in via Pietro Micca, ma, soltanto perchè anche ieri sono stati interessati cittadini nigeriani. Collegamento ipotetico che al momento non ha riscontri fondati.
“Sono anni che anche il nostro comitato TorinoinMovimento – dichiara Federica Fulco, presidente del comitato – chiede provvedimenti per l’ex Moi, teatro di spaccio,violenza nei confronti di una disabile ed ora il morto con la testa fracassata. Non è sufficiente il presidio occorre sgomberare e forse buttare giù quel villaggio olimpico abbandonato e occupato da anni.”
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“Negli anni è già successo di tutto all’ex Moi: dal sequestro e stupro di gruppo ai danni di una ragazzina agli incendi, dagli arresti per traffico di droga alle aggressioni, da ogni genere di attività illegale alle rivolte – afferma invece Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, il Sindacato della Polizia di Stato – Tutti i campanelli d’allarme sono stati ignorati e stupirsi ora davanti a quello che pare essere un omicidio sarebbe ipocrita e ingiustificato”.
“Da anni, – prosegue – di fronte all’esponenziale aumento degli occupanti e dell’illegalità diffusa all’interno di quelle palazzine denunciamo l’assoluta necessità di ristabilire le condizioni di sicurezza per gli occupanti e per tutto il quartiere procedendo a quello sgombero annunciato ma mai eseguito”.
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E conclude, Di Lorenzo: “Questa volta è finita peggio di tutte le altre e, di fronte al dramma di una vita umana spezzata, è ora che ci si concentri, per il bene di tutti, su cosa è necessario fare per porre fine urgentemente ad una situazione inaccettabile e liberare, finalmente, un intero quartiere da questo lungo incubo”.
Matteo Salvini incontrerà il Sindaco Chiara Appendino mercoledì al Viminale e le chiederà a di non abbassare la guardia e di procedere ad uno sgombero più veloce.
Il Segretario Generale Siulp Torino Eugenio Bravo, commenta:
“Quello che è successo è drammatico ma se qualcuno mostra stupore, non credo che sia in completa buona fede, atteso che da anni diciamo che l’occupazione abusiva dell’ex Moi è fuori controllo e che lo sgombero, definitivo, non può attendere oltre. I proclami sugli imminenti sgomberi più o meno parziali si sprecano nel tempo.”
Per Eugenio Bravo la questione richiede capacità di organizzazione e di gestione dell’immigrazione clandestina, ma non solo clandestina, considerato che molti stranieri hanno la protezione umanitaria. QE’ impossibile pensare che tutto possa dipendere solo dalle forze dell’ordine; occorrono scelte delle Amministrazioni locali risolutive di carattere logistico- amministrativo.
A Torino le forze di polizia hanno fatto e stanno facendo tutto ciò che è in loro potere procedendo a tutte le espulsioni possibili.
“Quel che è certo – conclude – è che se non si interviene sull’occupazione dell’ex Moi, cosi’ come in altri stabili, queste situazioni inaccettabili, non si risolveranno solo con le chiacchiere o con improvvisate soluzioni tampone.”
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