venerdì 1 Novembre 2024

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CHIVASSO – Nursind: “Installate videocamere senza accordo sindacale”

Il Sindacato ha scritto al Garante della Privacy

CHIVASSO – Durante un incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici dell’ASLTO4, ciò che è emerso, ha mandato il sindacato Nursind su tutte le furie.

L’azienda aveva proposto di discutere proprio del regolamento videosorveglianza, quando con grande stupore, si è appreso che numerosissime videocamere, erano state già installate da diverso tempo, senza procedere preventivamente ad un accordo sindacale come prevede la Legge.

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“Lo Statuto del Lavoratori – commenta Giuseppe Summa -, prevede che gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato con le rappresentanze sindacali aziendali.”

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“In quella sede abbiamo scoperto che molte videocamere erano state posizionate in ospedali, ambulatori e addirittura reparti di degenza. Per questo motivo – continua Summa -, oltre a valutare un’eventuale azione legale per aver violato una Legge fondamentale, abbiamo deciso di scrivere al Garante della Privacy affinché possa accertare eventuali violazioni che chiederemo vengano attribuite alla Direzione e non alla collettività.

Infatti, non stiamo solo parlando di dipendenti ripresi a loro insaputa, ma anche di cittadini che quotidianamente frequentano le strutture dell’ASLTO4 e perfino pazienti ricoverati nelle loro stanze di degenza.”

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E aggiunge: “Ci chiediamo chi abbia gestito le immagini in tutto questo tempo; se siano state cancellate le registrazioni o conservate ed eventualmente da chi; chi abbia avuto accesso alla visione delle stesse immagini; se i cittadini sono stati informati ovunque e se ai pazienti sia stato garantito che l’accesso alle immagini sia stato limitato al solo personale sanitario autorizzato e che i monitor non fossero posizionati in un locale accessibile al pubblico.

Nessuno vuole impedire all’Azienda di utilizzare impianti di videosorveglianza per la sicurezza delle strutture e dei lavoratori o per esigenze produttive, ma le regole esistono e vanno rispettate. L’ASLTO4 è un’Azienda che non le rispetta e lo ha dimostrato già in passato in altre occasioni finite su tutti i giornali. Come può un’Azienda chiedere ai propri dipendenti di attenersi ai codici di comportamento e i vari regolamenti, se poi è la prima che viola la Legge?”

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