CASELLE TORINESE – L’autonomia del comune di Mappano rischia di mettere nei guai il comune casellese, infatti la giunta Baracco teme le sanzioni della Corte dei Conti.
Il rischio di non riuscire a mantenere l’invarianza di spesa è sempre più concreto. Con queste meste parole, l’assessore Giovanni Isabella ha presentato il bilancio previsionale 2018: “Abbiamo creduto fino in fondo alla concertazione. Tanto che i Comuni di Borgaro, Leini, Settimo e Mappano hanno già approvato il loro bilancio di previsione. Solo noi siamo rimasti con la classica candela in mano”.
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Il consiglio ha approvato il documento lunedì 14 maggio, mentre, per legge, l’approvazione sarebbe dovuta avvenire a fine marzo. Ha affermato il sindaco Luca Baracco: “ Ringrazio la Prefettura per la sensibilità dimostrata verso il nostro caso. Sono pervenute solo ammonizioni orali e non richiami scritti per il ritardo nel discutere il documento”. Il dialogo “impossibile” con il Comune di Mappano è stato l’argomento principale dibattuto per quasi tutta la seduta consiliare.
I timori della giunta sono stati espressi da Isabella in poche frasi: “Non avendo concertato le spese ci potrà essere il rischio di essere convocati dalla Corte dei Conti. Dal punto di vista tecnico-politico sono tranquillo, è stato fatto il massimo sforzo per arrivare alla concertazione. Lo possiamo dimostrare con documenti alla mano. Vedremo se saremo interpellati. Stabiliremo allora di chi saranno le colpe e le responsabilità”.
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Il grattacapo principale è la spesa del personale, come ha fatto notare il capogruppo di minoranza Luigi Chiappero: “Se non ci si mette d’accordo sul personale, l’invarianza è persa fin da subito. La Corte dei Conti potrebbero chiederci i soldi indietro e ci rimetteremmo dei beni di natura personale”. Per tutelarsi da eventuali “buchi di bilancio”, il Comune di Caselle ha preso alcune misure cautelative.
I motivi li ha spiegati Baracco: “Non nascondo le difficoltà a giungere a stilare un bilancio con cifre affidabili, visto che non siamo riusciti a giungere a un accordo. La nuova municipalità ci deve 380 mila euro per i servizi residuali e l’ammortamento dei mutui. A cui si aggiungono 360 mila euro di rimborso per il personale in comando al nuovo ente. Sono state messe in campo azioni di prudenza. Il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato mantenuto del 100%. Quindi si è fatto in modo di non impiegare una fetta importante di sanzioni amministrative sulle spese correnti e sui servizi ai cittadini. Così da non appoggiare il bilancio su una voce estremamente variabile. Gli investimenti saranno fatti con risorse dell’ente, evitando l’accensione dei mutui. Infine, si è costituito un fondo rischi che copre al 50% gli importi che il Comune di Mappano deve restituirci. La partita più delicata è quella sul personale. Contiamo di firmare l’accordo entro fine anno.”
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