SAN MAURIZIO CANAVESE – Tempo di bilanci per l’assessore alle politiche sociali Silvia Aimone Giggio in merito al Fondo Sociale di Solidarietà.
A commentare è l’assessore stesso: “Sono circa 35 i nuclei familiari aiutati nella nostra comunità nel corso dell’ultimo anno attraverso il Fondo Sociale di Solidarietà – prosegue l’assessore competente – per la precisione, gli interventi hanno riguardato 16 nuclei monofamiliari , una decina di nuclei familiari con minori e altrettante famiglie con persone anziane “.
Com’è noto, il Fondo Sociale di Solidarietà fu istituito nel 2013 in seguito all’intesa tra il Comune, la Parrocchia, il Servizio Sociale del CIS e le associazioni locali Avulss e Volontari Vincenziani, le realtà che si occupano in modo specifico di rispondere a determinati bisogni sociali sul territorio, monitorando e scambiandosi informazioni sulle situazioni di disagio e difficoltà. Il Fondo Sociale di Solidarietà viene utilizzato per aiutare i sanmauriziesi in difficoltà prevalentemente nel pagamento delle bollette e delle utenze domestiche.
Ma ciò che è importante sapere e ricordare è come il Fondo stesso venga alimentato dal contributo comunale, infatti, vi confluiscono le offerte versate direttamente dai singoli cittadini o attraverso le associazioni sanmauriziesi e le iniziative organizzate in paese nell’arco dell’anno. In definitiva, è un sorta di prezioso salvadanaio in cui ciascuno, dal Comune alle associazioni fino ai privati cittadini, dona ciò che può per aiutare i concittadini in difficoltà, con la sicurezza che gli aiuti arrivino concretamente a destinazione.
“Il bilancio annuale dell’attività svolta attraverso il Fondo Sociale di Solidarietà – conclude l’assessore Silvia Aimone Giggio – è per noi anche un’occasione importante per ringraziare tutta la comunità sanmauriziese e tutte le associazioni che contribuiscono nel corso dell’anno. Senza il contributo di tutti questa realtà, così utile a molti concittadini in difficoltà, non potrebbe sussistere. Continuiamo così, lavorando tutti insieme per darci una mano “.