FRABOSA SOTTANA – Il tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione turistica Pro Loco di Frabosa Sottana ha sconfitto anche il clima ostile, dando un’ulteriore conferma del suo fascino imperituro
Più forte del freddo: nonostante le temperature estremamente rigide e la fitta nebbia che ha accompagnato l’arrivo dei Re Magi venerdì 5 gennaio, la ventunesima edizione del presepe vivente di Pianvignale non ha tradito le attese, accogliendo, complessivamente, oltre duemila visitatori.
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«Merito di tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della kermesse – ha dichiarato Paolo Voarino, presidente della Pro Loco di Frabosa Sottana, organizzatrice dell’evento -. Indubbiamente, il mio “grazie” più grande lo rivolgo a quel gruppo ristretto di abitanti locali che ogni anno, con la consueta dedizione e passione, sacrifica il proprio tempo al fine di non far morire questa bella e storica tradizione che unisce il popolo della bassa valle frabosana con il turismo invernale».
Negli ultimi anni, infatti, il presepe vivente di Pianvignale ha coinvolto sempre di più il pubblico della pianura cuneese, senza dimenticare l’immancabile partecipazione di villeggianti liguri in vacanza nelle vallate della provincia. Merito anche della ricca offerta che la manifestazione è in grado di proporre: più di 180 figuranti, 60 postazioni e numerose degustazioni, con la novità della zuppa di legumi (oltre 45 kg distribuiti) e le specialità locali, come la polenta, il pane, le caldarroste, le crêpes, le frittelle di mele, le marmellate, il miele, il burro, la cioccolata calda, il vin brûlé e la tisana frabosana a base di frutta.
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L’appuntamento, inoltre, è stato impreziosito dalla presenza del tornio medievale di Claudio Ferrero, dei giochi di legno di “Prezzemolo” (alias Mario Collino), della danzatrice del ventre Franca Anbar Sciolla, degli “Zampognari di Vottignasco” e, per quanto concerne la serata del 29 dicembre, dai canti e dalle melodie del coro “Santa’s Singers”, del musicista Dante Bruno e della storica campana di Busca.
«Ogni anno – ha concluso Voarino – diventa sempre più complicato gestire il presepe, sia a livello burocratico che economico, ma possiamo contare sull’appoggio di persone capaci e competenti nel darci una grossa mano a livello organizzativo».
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