RIVARA – Tornano sabato 25 e domenica 26 marzo le giornate del Fai di primavera.
Quest’anno partecipa all’iniziativa, molto apprezzata in tutta Italia, anche Rivara.
Verranno aperti al pubblico il Castello, Villa Ogliani, il Teatro, la Chiesa SS. Annunziata e monumento funebre a Carlo Ogliani progettato da Alfredo D’Andrade.
Due i “banchi Fai” per l’accoglienza: all’ingresso di Villa Ogliani e al Castello.
Ad occuparsi delle visite, saranno gli “apprendisti ciceroni”, altro progetto del Fai al quale hanno aderito i ragazzi delle scuole.
«Piena soddisfazione per questa prima edizione delle giornate del Fai a Rivara – afferma il sindaco Gianluca Quarelli – l’obiettivo è aiutare l’attività istituzionale del Fai che salvaguardia il patrimonio, e avvicinare le persone alle bellezze di Rivara, spesso poco conosciute, anche da chi abita a due passi.»
Per quest’evento l’Amministrazione ha predisposto cinque documentari realizzati da Eraldo Enrietti, che verranno proiettati in anteprima assoluta al pubblico, venerdì 24 marzo alle 21 presso il Teatro Comunale con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Sempre nel corso della serata verrà presentata la nuova brochure turistica di Rivara.
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Le immagini e i commenti dei 5 documentari saranno una guida preziosa per i visitatori perchè racconteranno la storia di ogni sito che il pubblico potrà visitare nel corso delle due giornate, e saranno a disposizione dei visitatori nelle proiezioni all’interno delle Serre di Villa Ogliani e del Teatro Comunale nel corso delle due giornate insieme allo speciale sulla “scuola-cenacolo” dei pittori di Rivara dell’800 legati al capofila Carlo Pittara.
«Abbiamo deciso di realizzare questi documentari – precisa Quarelli – perchè riteniamo importante che al termine di questi due giorni, resti qualcosa di tangibile.»
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I luoghi prescelti si potranno visitare nei due giorni, dalle 10 alle 18. L’amministrazione comunale, in collaborazione con la Protezione Civile, metterà a disposizione anche una navetta gratuita per i disabili e gli anziani e per chiunque non se la sentisse di camminare.
«L’organizzazione a Rivara è stata abbastanza complessa – afferma Ricci Faggiani, delegato Fai Ivrea e Canavese – Rivara offre tantissimi spunti, ma si è dovuto necessariamente restringere il campo a questi cinque punti, perchè alcune cappelle erano troppo lontane dal percorso e abbiamo dovuto lasciarle fuori. L’accoglienza è fissata ai due “banchi Fai” e da lì sarà possibile iniziare il percorso libero, seguendo la cartina oppure no. Queste due giornate – conclude Faggiani – sono organizzate dal Fai in tutta Italia per poter raccogliere fondi utili alla manutenzione e valorizzazione dei beni di cui il Fai è proprietario.»
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